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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Un atto di accusa preciso, forte. Le minoranze del Comune di Nocera Inferiore attaccano l'esecutivo di centrosinistra retto dal sindaco Paolo De Maio (Pd). In sostanza, in una lettera inviata al prefetto Esposito mettono in evidenza non solo gravi violazioni di legge, ma anche la sistematica disapplicazione di quelle norme che regolano il funzionamento di Consiglio comunale e commissioni consiliari.

Inoltre, sarebbe di fatto limitato l'accesso ad atti che dovrebbero essere nella piena disponibilità delle forze politiche. Al di là degli aspetti tecnici la questione diventa squisitamente politica nella misura con cui un certo "sistema" impedirebbe alle minoranza di svolgere quella fondamentale funzione di controllo che è alla base della normale dialettica democratica. Una sorta di "mini regime" che si avvarrebbe anche della colpevole complicità di alcuni alti funzionari dell'Ente.

Non sono, quindi, accuse da poco quelle mosse dai capigruppo Antonio Iannello, Fratelli d’Italia, Giuseppe Odoroso, e Man, Pasquale D’Acunzi, insieme ai candidati sindaco Antonio Romano e Giovanni D’Alessandro che sollecitano un intervento veloce e perentorio. Come scrive Salvatore D'Angelo su la Città "in cinque pagine, gli esponenti di opposizione riportano le segnalazioni che in più occasioni hanno avuto modo di fare durante le sedute di consiglio comunale. Richieste a cui non hanno avuto risposta, nonostante alcune risalgano al 2022. Per i consiglieri si sono «succeduti più volte episodi e comportamenti irrispettosi del ruolo dei consiglieri di opposizione, in disprezzo della legge, dello statuto comunale e del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari»".

Nello specifico, l'elenco delle presunte irregolarità è vario. Ancora D'Angelo: "Si chiede, per esempio, la convocazione della conferenza dei capigruppo prima di quella del parlamentino cittadino. Un confronto previo, evidenziano, necessario anche per le sedute di question time: sia per concordare il giorno di convocazione, che per le tempistiche delle risposte. «Denunciamo – si legge – il mancato rispetto dei tempi di convocazione, che avvengono a distanza anche di mesi rispetto alla data del protocollo». Finisce sulla scrivania di Esposito la gestione del numero legale durante le commissioni consiliari. Vengono portati ad esempio due riunioni che sono state dichiarate valide ben oltre il periodo di tolleranza, con gli esponenti di opposizione ormai lontani dall’aula".

Poi tra gli allegati ci sono pure la delibera sul retroporto e diverse richieste di accesso agli atti "mai riscontrate dai dirigenti". E non si tratta di questioni da poco. Si parla di cartellone natalizio 2022; verbali di polizia municipale; nuova società per la lavorazione dei verbali; refezione scolastica; gestione castello del Parco; manutenzione stadio; organizzazione eventi; dossi artificiali stradali.