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Ultimo aggiornamento il 30/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Una ventina di giorni fa mi fu richiesto un parere sull’ampliamento della zona industriale di Fosso Imperatore e Casarzano, in un incontro con le Associazioni tenutosi nell’Aula Consiliare in merito al Piano Operativo, progetto previsto nel PUC ed in procinto di essere approvato, una volta conclusosi l’iter burocratico.

Non mi sottraggo dal farlo, perché al silenzio degli altri migliaia di concittadini su questo "esproprio" di futuro da parte dell'attuale Amministrazione De Maio, non si accompagni anche il mio, sia come cittadino sia come socio dell’Associazione FUTURAMA, da sempre impegnata su tematiche ambientali e non solo, anche per non sentirsi dire poi "...ma tu dov'eri?". Impermeabilizzare 22 ettari di terreno tra i più fertili al mondo è già di per sé un delitto.

Ma le conseguenze di questo sciagurato progetto forse non sono state attentamente vagliate dal VIA (Valutazione Impatto Ambientale) perché creano gravi squilibri idrogeologici, incidendo su un già fragile tessuto urbano, attenzionato da continue esondazioni del Sarno e dell’Alveo Comune Nocerino.

Un semplice calcolo può dare la dimensione dell’impatto in caso di pioggia: 22 ettari equivalgono a 220.000 mq che, in caso di 150-200 mm di pioggia intensa creano dai 33.000 ai 44.000 metri cubi di acqua che, collettati, andranno a sommarsi alle acque provenienti dalla Cavaiola e Solofrana, anch’esse già gonfie per loro quota; la portata media del fiume Sarno è intorno ai 10 metri cubi al secondo, lascio a voi immaginare il risultato, soprattutto in zone già sensibili a tali fenomeni come la Starza e soprattutto zona Merichi-Cicalesi, densamente popolata, da sempre luogo di esondazioni a causa del ponticello che è situato a circa 1 metro al disotto dell’altezza massima degli argini, come pure in via Astuti, e non risolvono il problema né le previste telecamere di sorveglianza , né gli inviti del Sindaco ad abbandonare le abitazioni ad ogni allerta gialla o rossa che sia).

Altra diretta conseguenza di quest’impermeabilizzazione è l’impoverimento della falda acquifera e quindi dei pozzi irrigui, che potrà indurre i contadini ad utilizzare l’acqua inquinata del fiume per innaffiare le loro colture.

Ultima implicazione è la perdita quantitativa ed irreversibile dei prodotti di eccellenza dell’agro, quali il cipollotto nocerino e il pomodoro S. Marzano, per ricordare i più famosi; con essi scompaiono anche i contadini, il loro reddito e la ricchezza implicita che producevano, e non mi si dica che l’allocazione di industrie su questo suolo porta occupazione perché è falso, trattandosi di trasferimento di attività già esistenti e quindi con incrementi risibili in termini di nuova occupazione. Molti ipotizzano che l’intervento abbia altre finalità, ovvero creare aree di stoccaggio di container provenienti dal porto di Salerno, ma accettiamo le rassicurazioni del Sindaco De Maio, fino a prova contraria.

Ce lo auguriamo davvero che sia così, altrimenti assisteremo all’invasione di centinaia di autotreni che attraverseranno continuamente la nostra città, con rilevanti ricadute sul traffico e sulla salute dei soggetti fragili, oltre ai piccoli e gli anziani.

Infine, una piccola grande preoccupazione, forse eccessiva, su cosa verrà utilizzato come sottofondo nell’area da impermeabilizzare, visto che le cronache sono piene di continui “ritrovamenti illeciti”, un vizietto molto diffuso e praticato nel nostro territorio campano, quindi massima attenzione con videosorveglianza del cantiere, perché interessa tutti noi, i nostri figli, i nostri nipoti, insomma, la sopravvivenza stessa della nostra povera città.

Restano le domande e le preoccupazioni di fondo:

1. Quali e quanti vantaggi reali e tangibili porterà alla cittadinanza in termini di miglioramento dell’ambiente, della salute, della sicurezza, dello sviluppo economico ed occupazionale?

2. E’ davvero tanto urgente e necessario quest’ampliamento di tale entità dell’area industriale, atteso che la sostenibilità prevede interventi senza consumo di suolo?

3. Non pensate, come Amministrazione Comunale, che esistono tante altre priorità, piccole o grandi che siano, più urgenti e necessarie che attendono da anni di essere realizzate?

Già la precedente Amministrazione Torquato, nell’ultimo periodo di reggenza, aveva avviato progetti sul territorio non completati che sono stati “scaricati” sull’attuale Amministrazione, quasi tutti in attuazione di un PUMS (2016 ?) approvato in tutta fretta a mandato quasi scaduto, tant’è

che alcune opere realizzate, ad es. il “Ring viario”, la giunta De Maio non l’ha approvato (vedi Delibera di Giunta n.195 del 29/8/2023 – Osservazione n. 5), ma nel frattempo comunque è stato realizzato, con tanti euro presi dalle nostre tasche e spesi inutilmente per cartelli stradali e sfere di cristallo (circa 780.000 €).!!

Un passaggio di consegne per lavori pubblici calati dall'alto, che nulla hanno a che vedere con le reali urgenze e necessità della città, interventi che sulla carta avrebbero dovuto migliorare la viabilità e snellire il caotico ed insopportabile traffico che causa un elevato inquinamento dell’aria (con gravi implicazioni sulla salute di noi cittadini!), ma che invece sono privi di logica, di buonsenso, di pressappochismo, di errori progettuali, concepiti e realizzati probabilmente per soddisfare altri interessi, altri soggetti, non certamente il cittadino di Nocera.

Ne sono una dimostrazione i lavori per la realizzazione di una ridicola e squinternata pista ciclabile su via Napoli, osteggiata da tutti i commercianti della zona e non solo, racchiusa tra 2 muri, lunga poche decine di metri, con 4 attraversamenti veicolari, con l’abbattimento di 8 pini in buona salute, sostituiti con alberi già defunti, perché privi di adeguato impianto irriguo, pista illuminata dapprima con paletti ad altezza manubrio bici (trovati rotti ripetutamente) poi sostituiti da lucine calpestabili a terra (si è passati dalle candele ai lumini, avvalorando di fatto i tanti commenti “cimiteriali”!) e dopo circa 3 anni ancora non è stata del tutto completata con piante, prato e fiori.

Ma i disastri alla viabilità cittadina stanno per arrivare con il prosieguo della pista ciclabile su via Rea e Via Pucci, che prevedono la riduzione da 3 a 2 corsie i tratti stradali menzionati, oltre al tratto sul ponte di via Dodecapoli Etrusca che collegherà la pista ciclabile con via Canale. Davvero FOLLIA PURA se si pensa alle ambulanze ed ai mezzi di emergenza e di pronto intervento, già causa di gravi incidenti nel recente passato, proprio nell’incrocio semaforico via Napoli-via Astuti- via Rea.

Altro progetto in fase di completamento è il grande parcheggio con annessa rotatoria su via Atzori, all’uscita dell’A3, che ha già subito circa 4 varianti, adducendo ogni volta la stessa frase: “...serve a migliorare e rendere più efficiente l’intervento”... ma allora il progetto iniziale non era stato analizzato e vagliato con attenzione? E siamo sicuri che quest’ultimo che si sta completando sia “il migliore”? E la simulazione digitale fatta dalla TPS di Bologna, incaricata per redigere il PUMS (mai avuto il piacere di vederla!) è ancora valida? A queste domande mi è stato risposto che le proposte contenute nel PUMS, redatto da esperti del settore, non sono vincolanti ...quindi, anche le loro Controdeduzioni alle Osservazioni tecniche da loro consegnate a giugno 2023 quali risposte alle proposte inoltrate a luglio 2022 sia dall’Associazione FUTURAMA che da altre, non sono vincolanti per l’Amministrazione De Maio?!!!!

Su tale progetto l’Associazione FUTURAMA ha più volte espresso seri dubbi sulla validità ai fini della riduzione del traffico, anzi, al contrario, potendolo affermare con certezza perché la proposta di FUTURAMA si rifà a quanto realizzato all’uscita di Pontecagnano Sud sull’A2, eliminando definitivamente incidenti e code dei veicoli in ingresso ed in uscita, considerando il notevole flusso di veicoli diretti anche al Centro Commerciale.

Tra i commenti al post pubblicato su FB, numerosi hanno scritto: “..anche se la proposta è validissima, ha però un difetto, costa poco, per questo non la realizzeranno mai!!!”.

Queste esperienze mi hanno portato a riflettere su un tema che credo abbia rilevanza mondiale, che attiene alla più grande conquista che il popolo italiano abbia mai ottenuto: LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA.; oggi in crisi.

Vista la sua rilevanza e le implicazioni che ne derivano, voglio trattarlo in un prossimo articolo, partendo da quanto fin qui scritto.

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