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Ultimo aggiornamento il 01/05/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

La vicenda della Gori a Roccapiemonte viene sempre commentata, anche dalla stampa, con molta approssimazione. Il servizio idrico non è mai stato privato. Di conseguenza l'acqua rimane un bene pubblico e i Comuni detengono per legge la maggioranza in una società che affida al partner privato solo la gestione. Questo significa che i Comuni, attraverso i sindaci o loro delegati, determinano le tariffe, gli investimenti quando in Assemblea approvano i bilanci ecc.ecc.  

Se si fanno dirigere dal partner privato non svolgono bene il loro ruolo. La legge Galli del 1994, contro la quale mi espressi in tutte le sedi,perdendo una battaglia politica che comunque rifarei, regola su direttive europee la questione idrica e del resto tutte le reti sono oggi sottoposte, per una scelta a mio avviso discutibile, al regime della concorrenza. Per questo la battaglia di Roccapiemonte era persa in partenza, e per colpa del populismo demagogico ha fatto e farà pagare a tutti i cittadini un prezzo elevatissimo che gravera' sui bilanci dei prossimi anni, oltre ad aver provocato enormi danni per i disservizi evidenti. Purtroppo il sindaco Pagano, cui va la mia solidarietà,  si è trovato ultimo col cerino acceso fra le mani per una vicenda che dura da quasi 30 anni. La solidarietà mia e di tutta l'associazione FUTUR 🌻AMA, che si sta battendo sin dalla sua costituzione su questo fronte, ai cittadini di Roccapiemonte.

FUTUR 🌻AMA continuerà a battersi sul fronte modifica o abolizione legge Galli. Unica vera possibilità di modifica della attuale situazione. I sindaci intanto usino le loro prerogative all'interno della Gori