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Ultimo aggiornamento il 24/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Contributo alla discussione sulla sanità in provincia di Salerno, convegno (rinviato per indisponibilità dell’aula consiliare comune di Nocera Inferiore causa Covid) organizzato il 26 novembre 2021 da FUTUR 🌻AMA.

ll mio intervento e’ principalmente rivolto a chi ancora ignora la diretta corrispondenza tra il miglioramento della salute con le nuove strutture sanitarie come la casa della salute ovvero casa della comunità e la trasformazione dell'ambiente urbano. A costoro dico che la salute è e sarà fortemente legata alle future scelte urbanistiche e alle condizioni di vita della città con l'obiettivo sempre più evidente di rendere l’ambiente urbano più vivibile, sostenibile, attraente per abitare in una città più sana.

Mi rivolgo ancora a chi ha una visione ristretta della politica e della realtà. Attualmente invece è necessario che ci sia un coinvolgimento interdisciplinare tra architetti, ingegneri, medici, cittadini, associazioni e conseguentemente, decisori e investitori pubblici e privati. La finalità è vivere in una città più sana con un approccio direi “salutogenico” da associare al fenomeno della urbanizzazione e delle patologie croniche.Tale scopo si può raggiungere solo con una classe dirigente più aperta più corretta che abbia più stile per un dialogo costruttivo.   

Una classe dirigente in grado di superare le barriere mentali che dividono le varie discipline professionali e culturali per evitare un dialogo monotematico, Dialogare con tutti indifferentemente dalle discipline professionali e culturali è segno di cambiamento altrimenti si continua a fare errori e perseverare è diabolico. E’ inammissibile che dopo 14 anni dalla legge ci sono ancora ben 8 regioni che non hanno istituita nemmeno una casa della salute tra queste la regione Campania.  

In Campania inoltre c’è stata una sottovalutazione anche da parte dei medici di questa opportunità. Questa legge avrebbe dato la possibilità di realizzare le case della salute per migliorare il rapporto tra il cittadino e la sanità e si sarebbe elevato il contributo professionale dei medici di base con conseguenti possibilità di riconoscimenti per il lavoro svolto. Come architetto, progettista e urbanista, posso dire che se si decidesse di realizzare una casa della salute converrebbe collocarla in una posizione baricentrica al territorio comunale, in modo da garantire un’eccellente ricettività e congrua funzionalità collegata con una rete stradale dedicata, oppure da collocare lungo gli assi stradali principali.  

Noi di futurama crediamo che attraverso la partecipazione attiva e con la casa della salute si possa raggiungere più agevolmente il diritto alla salute pubblica, gratuita, territoriale e di qualità, un diritto tuttora negato anche nel nostro territorio da anni di tagli di spesa per il settore e reso drammaticamente evidente dalla pandemia ancora in corso. Noi siamo convinti che non basti ritornare alla precedente “normalità” per risolvere i problemi attuali.Perciò vorremmo che nella nostra citta’ venissero create le case della salute o di comunita’, così come in molte altre citta’ d’italia, intese come presidi di medicina di prossimità, riorganizzando completamente i servizi sanitari, sociosanitari e sociali del nostro territorio.

Siamo quindi per il rafforzamento della sanità pubblica e partecipata per la prevenzione e la casa della salute potrebbe essere quindi un esempio virtuoso di presidio territoriale in grado di integrare le dimensioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali. In sintesi noi vorremmo avvicinare le cure primarie ai residenti e prevedere un nuovo modello sanitario territoriale nella nostra città.

Concludo dicendo che la casa della salute deve essere intesa inoltre come un centro dove si creano le migliori condizioni per agevolare il processo di umanizzazione dell’accoglienza ai cittadini che hanno bisogno di un supporto olistico, non solo sanitario ma amministrativo, psicologico e umano.