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Ultimo aggiornamento il 22/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/825

Osservando le tristi immagini dei numerosi arrivi a Lampedusa, vengono alla mente almeno diversi livelli di riflessione. Il primo è legato alla tragedia umanitaria, che sempre accompagna i “viaggi della speranza” di chi affronta il Mediterraneo con imbarcazioni di fortuna e troppo spesso in quelle acque lascia la vita.

Da un punto di vista mediatico sembra quasi che ci siamo assuefatti a questi eventi, tranne scuoterci un po’ quando a morire è un bambino. Certo, si tratta di una vita interrotta sul nascere, ma non è molto diverso per chi muore a vent’anni. E il pensiero va subito al muro costruito sul mare da un’Europa indegna, un muro non fisico, ma giuridico, normativo, che permette a noi privilegiati di attraversarlo da nord a sud quando vogliamo. Con poche centinaia di euro possiamo raggiungere qualunque Paese da cui partono i migranti, ma lo stesso muro non consente a questi ultimi il viaggio in direzione opposta. Un’Europa indegna non della sua storia, come si sente spesso dire, forse degna proprio di quella storia, fatta di colonizzazioni, tratte di schiavi, guerre e conquiste in ogni angolo del mondo. A ben guardare abbiamo esportato più violenza che democrazia. Un’Europa ipocrita e falsa, che da un lato stipula finti accordi, molto remunerativi per le controparti, fingendo che queste non siano rappresentate da feroci dittatori, che non esitano a violare qualunque diritto fondamentale in cambio di soldi.

Esternalizzando i confini, si lascia fare il lavoro sporco ai libici, ai turchi, agli egiziani, i quali, simili al Wolf di Pulp Fiction, risolvono i problemi. Un’Europa che sembra essere unita solo sul piano finanziario, tra banchieri e burocrati, ma che in ogni momento critico non è capace di esprimere il benché minimo dei valori che va sband...

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L’ennesima stesa, poco prima della mezzanotte “in sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore…”. Così don Maurizio Patriciello denuncia con un post su Facebook un altro episodio di violenza al Parco Verde di Caivano. Nella notte tra il 10 e l’11 settembre ha assistito a quello che probabilmente era un raid a scopo intimidatorio con colpi di arma da fuoco sparati senza un obiettivo particolare. Si chiamano appunto stese: “Le stese fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci”, scrive don Patriciello. Era stato proprio il parroco a convincere la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a visitare Caivano e il Parco Verde, dopo che erano emerse le violenze sessuali di gruppo ai danni di due minorenni.Sono diciannove i colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte a Caivano, spiega ...

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Angelo Vassallo

La sera del 5 settembre 2010, a circa cinquanta metri in linea d’aria dal luogo dove alle 21.12 fu ucciso con nove colpi di pistola il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, villeggiava un carabiniere con la sua famiglia. Per tredici anni si è creduto che il carabiniere non avesse sentito gli spari: dormiva dopo una domenica trascorsa in spiaggia, anzi no, era acceso il televisore ad alto volume, anzi no, era in corso una festicciola, e poi le finestre erano chiuse, secondo le confuse e improbabili ricostruzioni emerse da indagini giornalistiche indipendenti, in mancanza di una desecretazione degli interrogatori che il militare rese alla Procura antimafia di Salerno all’epoca guidata da Franco Roberti. Di qui il nomignolo, impietoso, di “carabiniere sordo”, assegnatogli dai fratelli del povero Vassallo, che attraverso la Fondazione intitolata al sindaco pescatore si battono senza tregua per chiedere verità su un delitto impunito.

Nel tredicesimo anniversario della scomparsa di Vassallo, Giustizia di Fatto può rivelare che il carabiniere ascoltò distintamente il rumore degli spari. Non gli fu chiaro che si trattasse di colpi di pistola, potevano – avrebbe sostenuto – sembrare rumori di mortaretti o fuochi d’artificio, o altro. Sta di fatto che il carabiniere, che villeggiava in un appartamento di una villetta, con la finestra che dava verso la strada dove avvenne l’omicidio ma senza balcone, decise di non uscire per andare a vedere cosa era accaduto, per togliersi il dubbio. Rimase chiuso in casa.

La circostanza è contenuta negli atti della procura salernitana e in quelli della commissione parlamentare antimafia che nella scorsa legislatura ha istituito un gruppo di lavoro sul caso Vassallo. La commissione ha ascoltato il carabiniere nel 2021 dopo aver co...

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L’insorgenza del cancro colpisce sempre di più i giovani. Ben 8 su 14 dei cancri a maggiore diffusione e big killers tra i giovani appartengono all’apparato digerente. Nessuno sta urlando per questa autentica esplosione di cancro tra i giovani che testimonia una eccezionale e temibile diffusione di cibo “spazzatura” e contaminato. Si guarda alle disfunzioni del nostro microbiota in questa patogenesi, ma che cosa danneggia il nostro microbiota nessuno lo vuole sapere. Siamo inquinati dentro, sempre di più, e si continua a non volerlo vedere. Dobbiamo ammalarci sempre più e dobbiamo farci curare spendendo sempre di più? Questa sembra ormai non solo la logica del mercato farmaceutico ma direttamente la logica di governo e non solo in Italia, ma nel mondo. Mi ha fatto male sentire il Ministro della tutela del nostro patrimonio agroalimentare affermare, citando dati corretti, che in Italia...

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Antonio Marfella

E cosi anche il premier Giorgia Meloni ha fatto sapere che andrà a Caivano da padre Maurizio Patriciello, dove la scorsa settimana è emersa la storia di due cuginette stuprate per mesi da un branco di ragazzini ora indagati. “Obiettivo del governo è bonificare l’area: per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione.”

“Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”, come già scrivevo su questo blog sin dal lontano 14 luglio 2021, parlando proprio del Parco Verde e di padre Maurizio Patriciello. Un breve excursus sui tanti ministri che sono già andati al Parco Verde di Caivano e/o si sono occupati del problema su invito del parroco e di noi suoi consulenti e sui risultati raggiunti sinora mi sembra quindi doveroso.

1) 24/10/2012: Padr...

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Mentre la sanità pubblica viene smontata, i privati hanno capito che la salute può essere un terreno fertilissimo per nuovi profitti. Non si spiegherebbe altrimenti l’espandersi dei gruppi di sanità privata e l’interesse di molte imprese, da Unipol a Exor, a investire in questo campo. È proprio dell’altro giorno la notizia della nascita di un Pronto Soccorso privato nella Bergamasca. La legge 833 e l’entusiasmo che l’accompagnò nell’istituire il SSN sono uno sbiadito ricordo. Il “pubblico” è stato progressivamente depauperato di risorse e mezzi, fino al collasso di oggi. Con i tagli delle strutture, anche quelle essenziali come i Pronto soccorso, e dei posti letto, con il mancato turn over del personale medico e non, con l’assenza di concorsi che quando ci sono non di rado vanno deserti per il divieto ai neolaureati di parteciparvi: un’assurdità, inesistente fino agli anni 90 che, ins...

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