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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/823

Alla propaganda non c’è mai fine. In questi mesi, la lotta contro la povertà si è trasformata in lotta ai 5,6 milioni di poveri, i quali, secondo la destra e i suoi giornali, sarebbero costati allo Stato 22 milioni di euro ad assunto perché il Rdc avrebbe permesso per loro solo 1.500 assunzioni agevolate. Le assunzioni di percettori di Rdc invece sono state, secondo i dati Anpal, 724.494, il 41% della platea, e non 1.500 che sono solo le assunzioni agevolate che registra Inps, comunicate dal Dg di Inps, Vincenzo Caridi.

Il fatto che le assunzioni agevolate, che passano attraverso i Centri per l’impiego delle Regioni, siano state solo 1.500 conferma ancora una volta che il sistema pubblico di allocazione del lavoro è inefficace e che per assumere le aziende non vanno ai Cpi ma lo fanno quasi sempre tramite altri canali. Su questo il governo ha promesso di impegnarsi, ma finora ha solo prodotto una piattaforma statica, già avanzata al governo Draghi nell’ottobre 2021, quando ero presidente Inps. Piattaforma che però non sembra ancora collegata ai sistemi regionali dei Cpi, non ha un numero di domande sufficienti a soddisfare l’offerta, soprattutto al Sud, non è collegata alla formazione, non produce segnalazioni a chi ha fatto domanda. Non si conoscono ancora dati ufficiali, non ci sono osservatori come per tutte le misure Inps e monitoraggi sulle risorse impiegate. A quattro mesi dall’avvio, non si sa quanti abbiano fatto domanda per lo strumento di formazione e lavoro (Sfi) e quanti lo abbiano ottenuto.

La destra omette sempre che l’obiettivo principale del Rdc è il contrasto alla povertà come forma di integrazione al reddito per chi lavorava (oltre 350 mila i lavoratori beneficiari) e che il Rdc ha raggiunto il 50% dei poveri, evitando che oltre un m...

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Senza il Pnrr, oggi parleremmo di un Mezzogiorno già in recessione. Ma anche con l’aiuto del Piano di ripresa e resilienza, il Sud resta ingabbiato tra una crescita lenta, il divario con il Centro-Nord che tornerà ad allargarsi già nel 2025, l’aumento già in atto della povertà – soprattutto tra le famiglie con lavoratori – e la costante emigrazione dei laureati. E come avviene ormai ogni anno, l’analisi ricorda quanto queste evidenze siano sottovalutate. Come ogni anno, l’appuntamento con il rapporto Svimez – l’Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno – è una drammatica raffica di dati economici e sociali.

La crisi legata all’inflazione ha colpito soprattutto il Meridione, dove ci sono più persone a basso reddito e quindi con un’importante quota di consumi legata a cibo ed energia. Nel 2022, la perdita di reddito disponibile al Sud è stata del 2,9%, quasi due v...

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Le prenotazioni in molte farmacie arrivano ormai fino a fine di dicembre. E sono sempre di più le persone che si rivolgono ai medici di famiglia per proteggersi dalla nuova variante. Ma a fronte dell’impennata della domanda di vaccinazioni contro il Covid, le somministrazioni languono: dalla fine di settembre sono state poco più di un milione. Tutte dosi Pfizer – l’unico attualmente disponibile – adattato alla variante XBB 1.5, la cosiddetta Kraken, particolarmente contagiosa, anche se fino ad ora clinicamente non molto aggressiva. La circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la campagna vaccinale 2023- 2024 risale al 27 settembre. Da allora poco o nulla si è mosso nonostante la raccomandazione per il vaccino a over 60, ospiti delle Rsa, donne in gravidanza, operatori sanitari e fargili.

Che succede? Semplicemente l’approvvigionamento è quasi fermo, strozzato in un imbuto: “Fino alla metà di novembre le fiale non sono arrivate, adesso arrivano col contagocce”, dice Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale. Intanto i contagi aumentano. L’ultimo monitoraggio effettuato dall’Iss, nella settimana tra il 23 e il 29 novembre, rileva un incremento del 16% dei contagi e un balzo delle ospedalizzazioni: 9,2% il tasso di occupazione dei posti letto nell’area medica degli ospedali contro il 7,7% di una settimana fa. E si contano quasi 300 decessi. Numeri che sollecitano la corsa alla vaccinazione anche in vista delle feste di fine anno.

Come mai tanta scarsità? Per il ministero della Salute le dosi date alle Regioni sono sufficienti, il problema è da ricercare nella distribuzione dei vaccini e, soprattutto, negli accordi con i medici di famiglia, anche se le convenzioni, che stabiliscono il compens...

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Meno finanziamenti ai giovani ricercatori, meno case e ospedali di comunità, meno asili nido, meno famiglie connesse alla banda ultralarga, meno alta velocità ferroviaria al Sud. Più soldi per le reti idriche e per l’agricoltura, oltre che una dote aggiuntiva per i crediti di imposta alle imprese. E il ripescaggio dei fondi contro il rischio idrogeologico per finanziare la ricostruzione delle aree colpite dalle alluvioni della scorsa primavera. Rispetto alla versione del 2021 il nuovo Pnrr dell’Italia approvato venerdì scorso dalla Commissione europea ha perso per strada una parte degli obiettivi iniziali, sacrificati causa aumento dei costi, scarsa partecipazione ai bandi o cambiamenti delle condizioni di mercato. Non sono passate, nel negoziato con la Ue, alcune delle proposte del governo Meloni: per esempio il Piano non finanzierà la ricerca sui biocarburanti e l’obiettivo di riduz...

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Martedì 28 novembre alle 11, presso il Cinema Sala Roma di Nocera Inferiore, ci sarà la presentazione del libro "Schermi nemici" di Mariangela Palmieri. Il volume è edito da "Mimesis". Oltre all'autrice, interverranno Pasquale Cuofano e Lorenzo Guarnaccia. Modera Pina Esposito.

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Naomi Cabral e Marta Torres. Si chiamano così le due persone trans assassinate in Italia, entrambe a Roma, che, insieme a un’altra donna della quale non è stato possibile identificare l’identità, vanno a comporre il drammatico elenco delle vittime transgender uccise nel mondo in un anno, da ottobre 2022 a novembre 2023. In tutto, sono state 321. In Europa, l’Italia è ancora in vetta tra i paesi in cui si registrano più crimini transfobici.

I numeri e i nomi sono stati diffusi dall’organizzazione internazionale Tgeu, che dal 2005 lavora per tutelare e rafforzare i diritti e il benessere delle persone trans nel mondo. In occasione del TDor, il Transgender day of remembrance, ha reso noti i dati del suo monitoraggio, secondo i quali sono Turchia e Italia i due Paesi dell’area europea in cui si registrano ogni anno più omicidi di persone trans. Inoltre, il 45% delle donne trans as...

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