Editoriali/703
Prima era Lukaku, ora Vlahovic. Siamo passati da negro a zingaro. Sono cambiati i protagonisti, ma la storia è la stessa: il razzismo negli stadi italiani. E pure l’epilogo: in attesa del giudice sportivo (vedremo se almeno sarà squalificata la curva dell’Atalanta), per il momento l’unico colpevole rimane la vittima, il calciatore bersagliato dai cori che si è beccato un cartellino giallo.
Il problema è che continuiamo a guardare il dito, e non la luna. Il dibattito è monopolizzato dalle stucchevoli polemiche sull’ammonizione a Vlahovic e il paragone con Lukaku, la presunta disparità di trattamento lamentata dai tifosi bianconeri per il loro beniamino, quando la FederCalcio gli ha già manifestato solidarietà e fatto trapelare che sarebbe pronta a graziare anche lui in caso di eventuale squalifica (che qui non c’è, non trattandosi di espulsione). Ma era stata una toppa quella del presidente Gravina allora, e lo sarebbe di nuovo adesso.
Come avevamo scritto, si rischiava di ridurre la lotta al razzismo a una pacca sulla spalla nei confronti del calciatore, lasciato a battersi a mani nudi contro gli incivili. Certo, poi c’è stato il Daspo per 171 tifosi, ma lì parliamo di provvedimenti extra-calcio. Sul fronte della giustizia sportiva, però, la grazia ha sanato a posteriori un’ingiustizia, non ha fatto nulla per risolvere il problema alla radice: evitare che quei cori si ripetano proprio. Infatti dopo nemmeno due settimane ci risiamo.
Cambiano i colori e la matrice dell’insulto, ma il razzismo non è questione di maglia e nemmeno di pelle. La situazione è praticamente identica, aggravata dalla recidiva (lo stesso Vlahovic era già stato vittima a Bergamo degli stessi cori quando giocava ancora per la Fiorentina, lasciato quasi in lacrime dagli in...
Continua a leggere2023, l’anno dello storico scudetto del Napoli. Come il 2022, in maniera diversa, era stato quello del Milan. E il prossimo chissà di chi sarà: il trionfo della squadra di Spalletti, costruito sulla forza della squadra prima che dei campioni, delle idee prima che dei soldi, certifica che siamo entrati in una nuova era della Serie A.
Di fatto, gli ultimi 15 anni di calcio italiano erano stati segnati da due cicli, di natura e durata differenti, ma sostanzialmente simili: il lustro dell’Inter post Calciopoli e poi addirittura il decennio (con un passaggio soltanto interno fra Conte e Allegri) della Juventus, intervallati dall’estemporanea parentesi del Milan 2011. Due squadre troppo più forti delle altre che vincono sempre e comunque. Il campionato è stato a lungo squilibrato e, possiamo dirlo, proprio noioso (tanto che qualcuno aveva iniziato persino di improbabili playoff). Il...
Continua a leggereOggi e domani l'associazione Futurama organizza una raccolta di firme per una proposta di legge istituzionale di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata proposta dalle destre. Futurama e il Coordinamento per la democrazia costituzionale chiedono che la richiesta di autonomia regionale possa essere concessa solo se giustificata dalla specificità del territorio. L'autonomia dovrebbe essere concessa con legge dello Stato approvata dal Parlamento e può essere sottoposta a referendum. Inoltre si chiede che sanità, istruzione e tutela del lavoro debbano rimanere di competenza esclusiva dello Stato. Infine deve essere introdotta la clausola di supremazia dello Stato per tutelare l'unità giuridica ed economica della Repubblica.
Si può firmare presso il gazebo in piazza Amendola a Nocera Inferiore.
Continua a leggereRagioniere con un passato da cameriere, attualmente impegnato nella riscossione del diritto d’Autore per conto della Siae durante le fiere e una ventennale militanza nel centrodestra, con Alleanza Nazionale prima e con Fratelli d’Italia poi in qualità di coordinatore territoriale. È il curriculum di Giuseppe Coccorullo, futuro presidente di uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia, quello del Cilento. Nomina che ha trascinato il centrodestra in una polemica che parte dalla provincia di Salerno e arriva ai tavoli romani del ministero dell’Ambiente. Nelle scorse settimane gli oltre 181mila ettari del parco sono diventati infatti terreno di scontro politico tra il centrodestra e il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
A inizio febbraio il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) nomina due commissari straordi...
Continua a leggereMartedì 25 aprile Futurama festeggia la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista grazie ai partigiani, alle forze alleate e alla resistenza armata del popolo antifascista. Tutti cittadini sono invitati al corteo che partirà da piazza Cianciullo a Nocera Inferiore alle 9,30.
Continua a leggereA Cetara, borgo marinaro fiancheggiato da vigneti ed agrumeti che, come l’intero territorio comunale dal 1997 è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco in quanto parte della Costiera amalfitana, si costruisce. O si costruiranno “nuovi alloggi per l’edilizia residenziale e sociale”, come chiarisce la delibera di Giunta regionale del 21 febbraio 2023. Una operazione sostenuta dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pd, Fortunato Della Monica, e contrastata da Wwf, Club per l’Unesco di Amalfi e Italia Nostra, che hanno deciso di ricorrere al Tar. Contro la decisione della Regione di intervenire con una Variante al Piano Urbanistico Territoriale della penisola Sorrentino-Amalfitana approvato con legge regionale nel 1987 perché senza Variante sarebbe impossibile. “L’area dell’intervento interessa per 5.890 metri quadrati l’ambito definito come Zona di Tutela dell’ambiente naturale – ...
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