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Ultimo aggiornamento il 17/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/822

Maria Rita Gismondo

Pubblichiamo un intervento della virologa Maria Rita Gismondo. Sul Coronavirus Saleincorpo ha fatto una scelta netta: pubblicare sono le opinioni di specialisti che, questa sia detto per inciso, non di rado hanno opinioni diverse sulla pandemia e il modo di combatterla. L'articolo è apparso sul Fatto di oggi.

 

Il 20 febbraio resterà nella mia mente tutta la vita. Quella sera all’arrivo del tampone di “Mattia” è come se, approfittando del sonno di Ulisse, avessimo aperto l’otre regalatagli da Eolo. Giorno dopo giorno è scomparso tutto: la fame nel mondo, i bambini siriani, attentati, infarti, ictus, femminicidi. Tutto è diventato Covid-19. Se hai il mal di testa, pensi al tampone. Se incontri qualcuno, pensi che ti stia contagiando. Ma io voglio capire. Sono un medico e un ricercatore. Devo essere “eretica”. Avere il coraggio e la modestia di mettere in discussione tutto e onorare il dubbio.

Incontro un collega rianimatore, di quelli che si sporcano le mani giorno e notte infilando tubi in pazienti rantolanti. Mi dice: “È vero, ne arrivano tanti in rianimazione. E ne muoiono. Finora quasi tutti i morti (parla della nostra realtà, ndr) erano anziani con più patologie gravi. Gli altri quasi sempre arrivano in rianimazione, ma guariscono. Il vero problema di queste polmoniti rispetto a quelle causate da altre complicanze è che i pazienti restano in rianimazione per settimane. In altre condizioni, anche se i pazienti con complicanze da influenza hanno la polmonite, sono distribuiti in più reparti e, se devono passare in rianimazione, ci restano giorni, non settimane, a prescindere dall’esito positivo o negativo”.

I morti sono morti da qualsiasi reparto provengano. Ma la vera crisi è quella del sistema sanitario. Prese le dovute cautele per...

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Pubblichiamo un commento di Massimo Fini apparso oggi sul Fatto. Una riflessione che riguarda il nostro stile di vita, i cambiamenti che ci attendono e le nostre responsabilità.

 

Quando tutto ciò sarà finito saremo profondamente cambiati. Poiché molte persone, pur senza ancora raggiungerle, saranno spinte verso le soglie di povertà e si vedranno costrette a concentrarsi sull’essenziale. Anche perché è prevedibile che i beni essenziali rincareranno e di molto e quindi bisognerà tesaurizzare per averli lasciando perdere il superfluo. Certo, potrebbe intervenire il governo con misure di calmieraggio, ma è dai tempi della peste raccontata dal Manzoni che tutti quelli che hanno letto I promessi sposi almeno a scuola sanno che il calmiere non serve a nulla se non a scatenare il mercato nero.

Quando tutto ciò sarà finito saremo maggiormente coscienti che la Natura no...

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"Dire senso di nazionalità, significa dire senso di individualità storica. Si giunge al principio di nazione in quanto si giunge ad affermare il principio di individualità, cioè ad affermare, contro tendenze generalizzanti, il principio del particolare, del singolo. Per questo l'idea di nazione sorge e trionfa con il sorgere e il trionfare di quel grandioso movimento di cultura europeo, che ha nome Romanticismo". Questo scriveva uno dei più grandi storici italiani del Novecento, Federico Chabod. Mi è venuto in mente in questi giorni di emergenza, di sacrificio, di dolore. Il Paese che mi piace finalmente parla, riscopre di essere non solo popolo, ma Nazione.

Nella cura della malattia siamo un riferimento per paesi che ci hanno vilipeso per anni, a partire dalla Francia dell'efebico Macròn. Quasi tutti stanno facendo la loro parte non per salvare se stessi, ma il nostro stile di vita, giusto o sbagliato che sia. Ci hanno detto che stavamo esagerando mentre i morti si contavano a migliaia. Oggi tutti seguono il nostro esempio. Vi risparmio le coglionate degli angeli in corsia: medici e infermieri fanno solo il loro lavoro. Piuttosto diamogli gli strumenti per poterlo fare il loro lavoro.

Certo, alcune cadute di stile ci sono state anche dalle nostre parti. Un governatore che vuole isolare in casa chi viola la legge e un sindaco Pulcinella che ricatta il governo per riavere il "suo" pronto soccorso. Fortunatamente parliamo di eccezioni. Mi sono commosso quando ho sentito la gente cantare dai balconi del mio condominio. Ho sentito vicinanza e solidarietà.

Questa storia, forse, ci farà diventare un paese migliore, anzi una Nazione. Accadrà? Veramente non lo so. Spero solo che non si ripeta l'esperienza del post terremoto del 1980. Sull'onda emotiva...

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Pubblichiamo un intervento di Maria Rita Gismondo. La virologa esamina con grande equilibrio il fenomeno del Coronavirus e individua nel panico il vero nemico da combattere. Il suo intervento è stato pubblicato sul Fatto di oggi.

 

 

Davanti all’evoluzione dell’epidemia Coronavirus, molti mi chiedono se c’è ancora da essere ottimisti. Comincio con l’esprimere un concetto sul quale tutti siamo d’accordo. Ne usciremo e il tempo entro il quale ciò avverrà dipende da ciascuno di noi. Oggi la cosa più importante è che la gente abbia fiducia nelle istituzioni, deputate a prendere provvedimenti, e nella scienza. Certo non basta una sola voce a tranquillizzare e perciò è utile che ciascuno di noi abbia la modestia e la disponibilità a confrontarsi e anche a modificare il proprio pensiero. Sin dall’inizio del fenomeno “Coronavirus” sono stata ottimista e ho se...

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Da sinistra Gambino e Sessa

Sappiamo che l'esperienza di sindaco facente funzioni di Pagani è stata stressante, soprattutto da un punto di vista umano. Sappiamo anche che non essere stata appoggiata dall'amico di sempre, Alberico Gambino, sarà stata una cosa traumatica. Capiamo tutto, ma l'uscita di scena da parte di Anna Rosa Sessa non è stata elegante.

Prima di andarsene è stata protagonista di una sfornata di nomine vergognosa, roba da fare impallidire i boiardi della prima Repubblica. E, poi, quell'attaccare la parte di maggioranza che sicuramente ha sabotato le sue iniziative denota un limite politico: non ha saputo capire subito chi erano i veri amici e chi, invece, i nemici. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa poteva fare e non ha fatto.

Noi di Saleincorpo riteniamo che si sia dimessa troppo tardi. I brutti segnali nei suoi confronti sono stati evidenti subito dopo che Gambino era stato dichi...

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Pina Esposito

Come presidente della Pro loco "Nocera di tutti", a pochi mesi dalla nascita, oltre al senso di soddisfazione per il crescente numero dei tesserati e per le numerose e riuscite iniziative realizzate, credo di avere assunto una nuova consapevolezza. E' di questo che voglio parlare. Parto da un dato: sono rimasta sorpresa, nel corso di questi mesi, per le richieste che mi sono pervenute da diversi concittadini.

Molte di tipo veramente eccentrico, altre del tutto utopistiche, poche, anzi pochissime di buon senso. Non che io mi sia affacciata soltanto adesso per le strade nocerine. Anzi, per passione e impegno  sia civico che politico le frequento da più di qualche decennio, in pratica da quando sposata, lascai il mio paese natale, San Valentino Torio. Quindi, ho sempre sentito parlare e discusso dei problemi della nostra città e del nostro territorio. Mi sono confrontata anche ol...

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