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Ultimo aggiornamento il 24/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/826

Vincenzo De Luca

Questa inchiesta di Enrico Fierro e Vincenzo Iurillo è stata pubblicata oggi sul Fatto.

 

Buttate nel cestino i sondaggi di novembre che lo davano sconfitto senza alcuna possibilità di recupero. Quei numeri sono la preistoria della politica. Quando il virus non aveva ancora sconvolto l’Italia, e la pandemia non permetteva a Vincenzo De Luca di mettere mano alla sua più grande virtù, quella di essere un moderno “occasionista”. Il copyright è dello studioso Isaia Sales, che vede il “governatore” come “erede di quella cultura politica che per secoli ha governato con il teorema grandi calamità, leggi speciali e controllo politico su tutto”. Un terreno sul quale Vincenzo ‘o presidente non ha rivali.

In questi mesi se il governo chiudeva, lui, a reti e satira unificate, chiudeva di più, anche la “frontiera” campana. Se a Roma si decideva che ristoranti e pizzerie potevano portare il cibo a domicilio, lui diceva no, in Campania la pizza non viaggia. “Lanciafiamme e guanto di velluto”. Piglio duro contro “i cafoni dei baretti” e attenzione alle fasce più deboli. I 250mila pensionati al minimo, ad esempio, che vedranno lievitare le loro pensioni a mille euro al mese. Un mix di decisioni, annunci, battute che hanno trasformato il “governatore” in una star del web. Fino a suscitare l’entusiasmo di Naomi Campbell, fulminata dal “lanciafiamme”.

Ma ci sono cose che Naomi non sa. Dietro i “fratacchioni”, i runner “cinghialoni” e le altre amenità buone per i titoli di giornale, si nasconde una realtà fatta di fallimenti, scelte sbagliate e sprechi assurdi. Un uso cinico dell’emergenza con un solo obiettivo: la conquista del consenso, fatta di strizzatine d’occhio a ceti sociali diversi (dai padroni delle cliniche private ai pensionati), la rielezione,...

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Vincenzo De Luca

Stavolta ha ragione il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Avviare dal tre di giugno la mobilità generalizzata tra le regioni è imprudente. Il motivo è semplice. Il coronavirus è un fenomeno che, fin dall'inizio, ha toccato in modo profondamente diverso le varie realtà territoriali. Nemmeno gli scienziati sanno spiegare bene perché è accaduto e ancora accade.

Aprire in una situazione del genere, lasciando perdere la fesseria della patente sanitaria partorita dal governatore sardo Solinas, è pericoloso. Bisogna che lo Stato, di concerto con le regioni, attivi dei meccanismi di controllo che evitino la nascita di nuovi focolai. Non c'è alcuna caccia all'untore. Solo una forma di prudenza per avere sicurezza dopo i mesi durissimi che abbiamo passato.

Su questo punto De Luca fa un ragionamento onesto ed equilibrato. Non era accaduto, invece, con le inutili ordinan...

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L'ex sindaco Gambino

Assistiamo a una pericolosa sottovalutazione di quello che è accaduto a Pagani negli ultimi mesi. Durante il consiglio comunale che ha portato allo scioglimento per la mancata approvazione del rendiconto del 2018, erano quasi tutti sereni, sorridenti. Sembravano inconsapevoli del danno che hanno procurato alla città.

Una città dove è successo tutto e il contrario di tutto. Prima Gambino vince le elezioni e poi viene rimosso. Al suo posto come facente funzioni subentra Anna Rosa Sessa. E' stato un inferno. Denunce, pressioni, una inchiesta della procura e le dimissioni prima dell'assessore Maria Grazia Cafisi e poi quelle della stessa Sessa. Le società partecipate dell'Ente sono al collasso e c'è stata la dichiarazione di dissesto finanziario. E, dopo poco più di un anno, si dovrà tornare alle urne.

Una classe politica incapace lascia dietro di sé solo macerie e, proprio per il fallimento dell'Ente, le possibilità di un recupero in tempi brevi sono praticamente nulle. Ma gli amministratori sono sempre l'espressione di un elettorato. Ebbene, oggi il commissario Auricchio, intervistato da la Città, ha detto che è impressionante il tasso di evasione fiscale. Il funzionario è poco informato, strano che non ne fosse a conoscenza. In base a un calcolo fatto circa due anni fa è stato stabilito che almeno sette commercianti su dieci sono evasori fiscali parziali o totali, a partire dalla tassa sulla spazzatura.

C'è poco da ridere ed essere sereni. Una cosa, però, è certa: se la città si trova in queste condizioni ci sono precise responsabilità politiche. E, magari, quando si tornerà al voto, converrà ricordarlo.

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Gli enti pubblici stanziano fondi per la cosiddetta "comunicazione istituzionale". A beneficiarne, naturalmente, sono soprattutto televisioni e siti web. In misura molto minore i giornali cartacei. Ogni amministrazione si muove in modo diverso però è possibile fare un discorso di carattere generale. Ci sono gli addetti stampa, o alla comunicazione, che devono istituzionalmente promuovere all'esterno le iniziative di un comune o di una provincia. 

Il nodo centrale è, invece, la stipula di convenzioni con soggetti che, primariamente, dovrebbero fare informazione. La questione è antica, ma resta basilare: riuscirò a essere obbiettivo se devo parlare di un esecutivo che mi paga? La risposta, a mio avviso, è semplice. Scatterà l'autocensura. E' un po' come inserire il pilota automatico. Non se ne parlerà né bene né male. Non se ne palerà proprio e il problema è risolto. 

In...

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Quello che è successo a Napoli ieri sera dimostra due cose: c'è ancora troppa gente incosciente e le politiche puramente repressive non servono a nulla. Partiamo dal primo punto. E' come se le persone, e non si tratta solo di giovani, si siano volute ribellare. All'inizio della pandemia in tanti sono stati frenati dalla paura. Poi il tempo, l'isolamento iniziava a farsi sentire, i dati tutto sommato miglioravano e ci sono stati i primi segnali di quello che è poi esploso ieri sera. Tento di spiegare, non è assolutamente una giustificazione.

L'ordinanza con cui De Luca ha deciso di chiudere i bar alle undici non ha evitato, come era prevedibile, gli assembramenti, anzi. Credo, invece, che l'apertura notturna di questi locali possa quantomeno aiutare a gestire meglio la situazione. I primi controllori sarebbero i gestori che sanno cosa gli aspetta se non applicano la legge. Tutt...

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Michele Russo

Michele Russo è consigliere di opposizione a Scafati e presidente della commissione Garanzia.

 

 

Nell’ultimo Consiglio Comunale di Scafati dopo alcuni mesi, si è riusciti a ricomporre tutte le Commissioni Consiliari e, in particolare, la Commissione di garanzia. Con decisione unanime di tutti i componenti l’assise, e con la compatta designazione dell’opposizione della quale faccio parte, sono stato chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente della suddetta Commissione. 

L’articolo 44 del Testo Unico degli enti locali (TUEL), stabilisce che le presidenze delle commissioni consiliari aventi funzioni di garanzia e controllo sono attribuite alle opposizioni. Il legislatore ha voluto in tal modo prevedere forme di garanzia e di partecipazione delle minoranze, nell’ambito del sistema dei pesi e dei contrappesi indispensabili al corretto funzionamento delle i...

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