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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Editoriali/823

Maria Bellomo

Maria Bellomo si dimette dalla carica di consigliera comunale: «Sono delusa da Canfora e dal PD» e sulla questione Ospedale incalza il sindaco «Non sarò complice di quest’ennesimo sfregio alla città di Sarno». Maria Bellomo lascia l’assise comunale e sbatte la porta. L’ex capogruppo consiliare del Partito democratico - da circa un anno afferente al movimento civico di “Sarno democratica”- ha deciso di presentare le proprie dimissioni durante il consiglio comunale tenutosi l'altra sera Palazzo San Francesco. La Bellomo si è mostrata un fiume in piena durante il suo intervento in assise.  

«Egregio Sindaco oggi sono qui a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale di questa maggioranza. L’entusiasmo che mi ha portato ad accertare il delicato compito conferitomi, è andato spegnendosi nel corso di questo secondo mandato. Ho sempre agito sostenendo con lealtà questa maggioranza come per la prima consiliatura mettendo a disposizione la mia energia, la mia caparbietà, la mia esperienza di vita e lavorativa e, il mio senso critico che evidentemente è stato frainteso come una volontà di contrapposizione politica o, come qualcuno, semplicisticamente, l’ha definita protesta fino a se stessa. Beh non è proprio così, mi permetta di dire, sindaco, non ha mai saputo trasmettere a chi ci guardava dall’esterno, un valore fondamentale, quello dell’ umiltà, soprattutto in questa seconda consiliatura non ha saputo ripetere quella esperienza di partecipazione e di inclusione di tutti i consiglieri. Hanno prevalso la logica dei consensi e dell’attitudine a prevaricare. Qualcuno invece l’ha messa di fronte agli aut-aut. Ho lasciato la carica di capogruppo del PD, ma Lei sa bene le vere ragioni, anzi mi disse che non sono capace di fare politica, inizialmente ...

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Angelo Vassallo

Angelo Vassallo voleva denunciare un traffico di droga intorno al porto di Acciaroli e per questo fu ammazzato. E le indagini sulla sua morte furono indirizzate verso soggetti estranei al delitto. Ecco l’accusa contenuta nel decreto di perquisizione eseguito stamane dai carabinieri dei Ros, sezione crimini violenti, su ordine della Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli. Nove gli indagati nel nuovo fascicolo sull’omicidio del sindaco di Pollica, trucidato con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010. Tra i nove indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e concorso in omicidio, ci sono il tenente colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi e l’imprenditore Giuseppe Cipriano, detto ‘Peppe Odeon, titolare di una sala cinematografica a Scafati. Nel settembre 2020 il Fatto quotidiano pubblic...

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Andrea Carafa

“Nella Silicon Valley fare errori è una condizione necessaria per poter innovare. La maggior parte delle startup falliscono ma sono sempre viste come opportunità di apprendimento. Questa mentalità, insieme ai capitali e alle infrastrutture, a mio parere hanno generato benessere e progresso”. Andrea Carafa vive in California e si è occupato di innovazione tecnologica per l’ambiente, la salute e il benessere sociale come imprenditore, investitore e docente universitario sia negli Stati Uniti che in Europa. Pronto a tornare in Italia, un giorno? “Con le giuste condizioni, sì. Sarebbe bello poter contribuire al rilancio del nostro Paese grazie alle competenze e alle reti che ho sviluppato all’estero.”

Andrea è nato e cresciuto in una piccola cittadina del Sud Italia. Dopo gli studi universitari a Roma, ha avuto l’opportunità di fare l’ultimo anno di laurea triennale in Finlandia grazie al programma Erasmus. Dopo aver lavorato e continuato gli studi all’estero, tra Danimarca, Spagna e Francia, Andrea è diventato Marie Curie Fellow: “Ho fatto ricerca sulle tecnologie emergenti ad alto potenziale di impatto presso la Commissione Europea a Bruxelles e a Grenoble. Ho anche svolto dei periodi di ricerca presso la Bocconi di Milano e il CERN di Ginevra, per poi approdare nella Silicon Valley”, ricorda al fatto.it. In California Andrea è oggi docente e Founding Emergence Fellow a Stanford, oltre ad essere direttore del Blackstone Launchpad – un acceleratore di startup – e docente presso la University of California, Santa Cruz. “Collaboro anche con l’ONU e altre organizzazioni pubbliche e private su temi legati all’uso della tecnologia per gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”. Andrea ha avuto sempre la fortuna, racconta, di essere accolto a braccia aperte e con dispo...

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Andrea Mordini

“Sono andato via nell’ottobre del 2004, direzione Vienna. Mamma e papà mi hanno accompagnato al treno notturno. È stato l’inizio della mia vita adulta. Tutti abbiamo capito che qualcosa stava finendo. E qualcosa stava iniziando”. Andrea Mordini ha 46 anni ed è originario di Pievepelago, un piccolo paese di 2mila abitanti sull’Appennino modenese. Vive all’estero da quasi 20 anni, trasferendosi in 10 Paesi diversi.  Dopo gli studi in ingegneria Civile a Modena e Parma, Andrea ha svolto un dottorato di ricerca che gli ha permesso di iniziare la sua carriera internazionale con un periodo all’Università di Vienna. “Da studente sognavo di andarmene in giro per il mondo a occuparmi di ponti, e così è stato” ricorda al fatto.it. Ha preso parte a progetti importanti in almeno una quindicina di nazioni, ottenendo un MBA (Master in Business Administration, ndr) tra un progetto e l’altro.

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"Un abbraccio per l'Ucraina" è il titolo del concerto di beneficenza che si terrà domani sera (domenica 24 luglio) con inizio alle 19 presso l'auditorium  del teatro Sant'Alfonso in piazza Sant'Alfonso a Pagani. Partecipare è un modo concreto per aiutare un popolo vittima dell'invasione russa. Parteciperanno gli artisti indicati nel manifesto.

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Firmava la documentazione relativa agli interventi chirurgici ma della sua presenza in sala operatoria non c’era traccia. È quanto la Procura di Napoli contesta a un medico del capoluogo: i carabinieri del Nas gli hanno notificato un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal giudice per le indagini preliminari. A far partire gli accertamenti alcune denunce.

Si tratta di Giuseppe De Martino e ha 50 anni. Specializzato in cardiologia, è gravemente indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Questi ultimi reati gli vengono contestati in quanto avrebbe costretto alcuni suoi collaboratori a menzionare la sua presenza nell’equipe malgrado in sala operatoria non ci fosse entrato. Secondo il Nas e la Procura avrebbe falsificato varie cartelle cliniche, attestando di aver eseguito...

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