Quando si alza lo sguardo verso la “Collina del Parco” si sa di essere arrivati a Nocera Inferiore perché, come in tutte le città sovrastate da un castello, quest’ultimo diviene punto di riferimento, di riconoscibilità. Purtroppo il rapporto città-castello non è mai diventato un “sistema di accessibilità urbana”, ma con il previsto “impianto ettometrico” questo rapporto potrebbe essere creato.
L'impianto potrebbe completare una struttura di percorsi capace di rendere evidenti e praticabili le relazioni. Questa struttura di percorsi - che in alcuni tratti potrebbe prevedersi anche meccanizzata - inizierebbe dall’area dell’attuale parcheggio di via Canale e con una “collinetta artificiale” atta a scavalcare la strada ferrata raggiungere l’attuale “Parco giochi” di via Rea; da qui si arriverebbe alla “Piazza chiusa della caserma Tofano”; alla “Villa comunale”; per giungere al “Piazzale del convento di S. Antonio” da dove, a mio avviso, potrebbe crearsi la stazione di partenza dell’impianto ettometrico che dovrebbe prevedere anche un collegamento con il “Convento di S. Andrea”.
Completerebbe il tutto un “percorso pedonale” dal “Borgo di Pieraccetta” al “Convento di S. Anna”. E tutto questo sottolineando che nel processo di ridefinizione del ruolo della nostra città e del suo futuro si pone il problema di individuare soluzioni capaci di permettere una migliore qualità della vita dei suoi cittadini anche in termini economici.