Provate a immaginare questa situazione. Siete persone oneste, state a casa vostra, magari mangiando o guardando la televisione. Improvvisamente squilla il citofono. Vi parla un demente totale che guida, purtroppo, il partito di maggioranza relativa in Italia, e chiede a vostro figlio diciassettenne se è uno spacciatore.
Chiaramente il vigliacco mica va a fare queste domande a Scampia o a Corleone. Gli taglierebbero la testa e farebbero anche bene. Si è fermato al quartiere Pilastro, a Bologna. Non è casuale visto che domenica si vota per eleggere il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna. Così il cazzaro verde, evidentemente innervosito da qualche sondaggio, ha fatto la sua stronzata.
Il presunto spacciatore, naturalmente tunisino, è uno studente stimato e benvoluto. La famiglia è perfettamente inserita in Italia da anni. Il padre lavora, non spaccia, e la mamma è una onesta pensionata. Ma come si è permesso? Questa bestia offende le persone, le maltratta, le strumentalizza per prendere qualche voto in più. Ormai siamo disperati e lanciamo un appello: amici leghisti con il sale in zucca, e sappiamo che ce ne sono tanti, volete fermare questo inutile idiota?