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Ultimo aggiornamento il 18/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Quel 1988 segnò idealmente l'inizio dell'egemonia socialista a Nocera Inferiore. Con un colpo di scena il passaggio di due consiglieri dalla Dc al Psi permise di eleggere la prima, e fino a ora unica, donna sindaco della città: Marilita Realfonso. Non era ancora in vigore la legge attuale e, con il sostegno di Ciro Barba, ci fu il ribaltone. Certo, Nocera aveva avuto già un sindaco socialista, Rocco Caiazza. Le condizioni stavolta, però, erano completamente diverse.

Era iniziata quelle egemonia che portò Nocera, in termini di voti, a essere la città più socialista d'Italia. I consensi arrivavano a valanga e portarono Enzo Casalino in consiglio regionale. Ed era anche il Psi di Franco Caso, Armando Desiderio, Enrico D'Angelo, Gerardo Maccauro e tanti altri ancora. Mi sono sempre chiesto quanto abbia inciso sui destini della città l'onda lunga craxiana, che poi qui significava contiana. Sì, perché il dominus indiscusso in provincia era Carmelo Conte, il ras di Eboli, che fece anche il ministro.

E, fatto non casuale, proprio da Nocera partì il fronte della dissidenza nei confronti di Conte, uomo intelligente, ma poco incline al fatto che le sue direttive potessero essere messe in discussione. Sebbene le radici del socialismo nocerino di quegli anni, in fondo, nascevano soprattutto grazie a un fronte dissidente democristiano, credo che politicamente abbiano dato un contributo positivo in una città dove i vecchi capi bastone scudocrociati non muovevano un passo senza andare a Nusco, dal sempreverde Ciriaco De Mita. Insomma, fin quando non arrivò lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche nel 1994, i socialisti hanno rotto un monopolio.

Quanto questo, in termini concreti, abbia giovato alla città non saprei dirlo. E' questione aperta che, forse, meriterebbe una riflessione più approfondita. E credo che quando l'attuale sindaco Manlio Torquato dice che occorre recuperare il rapporto con i socialisti forse, e dico forse, ha anche pensato a quello che hanno rappresentato, nel bene come nel male, per questa città.