Ci sarebbe da ridere se non si toccassero temi come la droga e la morte. I magistrati di Pescara hanno indagato il trapper Sfera Ebbasta per istigazione all'utilizzo di sostanze stupefacenti. L'inchiesta è legata a quella della strage in discoteca durante il concerto dell'artista.
Mettere sotto accusa un cantante ipotizzando questo tipo di reato non è solo sciocco, ma denota anche malafede. Se si arrivasse, infatti, a un processo nessuna corte lo condannerebbe. La speranza è che non sia stata presa questa decisione solo per guadagnarsi il titolo di apertura di giornali e siti.
E così mentre in Italia si torna quantomeno a confrontarsi sul problema della legalizzazione delle droghe leggere, si riesce a banalizzare tutto con la vecchia storia dei "cattivi maestri". Da sempre Saleincorpo sostiene due cose: la droga non è un problema, ma è il problema. In secondo luogo le politiche rigidamente proibizionistiche hanno fallito in tutto il mondo.
Ecco, da questo si dovrebbe partire per ragionare e confrontarsi. D'altronde, se proprio vogliamo, uno si può fare una canna anche a un concerto dei Pooh. E dopo che facciamo, mettiamo sotto inchiesta anche loro?