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Ultimo aggiornamento il 24/04/2024

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Questo articolo è stato pubblicato alcuni giorni fa sulla "Città" di Salerno. E' uno spaccato devastante.

"Il tribunale di Nocera Inferiore penultimo in Italia in materia di affari contenziosi nel settore Civile: lo certifica la ricerca condotta da Fabio Bartolomeo, direttore del servizio statistica del Ministero della Giustizia e pubblicata dal “Sole 24 Ore”. Secondo i dati sui procedimenti trattati fino al primo gennaio scorso nei 140 tribunali d’Italia, quello di Nocera Inferiore è al 139esimo posto, peggio ha fatto solo Enna che chiude la classifica. A Nocera, infatti, i procedimenti in corso in materia di contenzioso civilistico, alla fine del 2016, erano 18.587, di cui il 38% pendenti ultratriennali. La durata media di un procedimento è stata fissata a 1.038 giorni, con un rapporto definiti/iscritti di solo lo 0,97%. I posti vacanti dei magistrati togati sul totale degli organici è al 4%, mentre per quanto riguarda il personale amministrativo siamo 16%.

Non va meglio comunque negli altri tribunali del distretto di Corte d’Appello di Salerno. Vallo della Lucania, per esempio, è al 105esimo posto della classifica, con 9.006 procedimenti in corso, di cui il 50% pendenti ultratriennali. La definizione di un procedimento si attesta a 1.639 giorni, con un rapporto definiti/iscritti allo 0,85%. Qui i posti vacanti dei magistrati togati sul totale degli organici è molto più pesante di Nocera (25%), idem per quanto riguarda il personale amministrativo (31%).

Noti dolenti anche per quanto riguarda il tribunale della città capoluogo, che si classifica all’89esimo posto della classifica nazionale: a Salerno, fino a fine anno, erano 39.899 i procedimenti in corso, di cui il 46% pendenti ultratriennali. Il tempo medio di durata di un procedimento si attesta a 1600 giorni, con un rapporto definiti/iscritti dell’1,15%. I posti vacanti di magistrati togati sul totale degli organici è al 14% e per il personale al 22%.

Il dato che salta agli occhi – ed è stato evidenziato nella ricerca del direttore Bartolomeo – non è detto che «i tribunali dove ci sono forti scoperture di organico siano anche quelli meno produttivi. Ovviamente, vale anche la regola inversa: pur disponendo di tutti i magistrati e del personale amministrativo, ci sono uffici giudiziari che arrancano». E si fa così l’esempio di Bolzano, «che pur lamentando il 33% di scoperture tra le toghe e il 53% fra gli addetti alle cancellerie, nell’ultimo anno è riuscito ad aggredire l’arretrato in modo significativo e a ridurre i tempi dei processi: performance che gli valgono il primo posto in classifica. Enna, invece, è l’ultimo della classe, perché poteva, invece, contare sulla piena copertura degli organici».