info@saleincorpo.it
Testata registrata presso il tribunale di Nocera Inferiore n.86 del 13/02/2017.
Direttore responsabile Alfonso Tramontano Guerritore / Editore Carlo Meoli. Questo sito non riceve contributi da enti pubblici. Sostieni Saleincorpo, sito indipendente. Puoi farlo versando un contributo a piacere e su base annua sul c/c bancario IT96G0538776270000000001187 intestato a Carlo Meoli. Causale Sostengo Saleincorpo. Grazie.
Code & Graphic by iLab Solutions
Ultimo aggiornamento il 22/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Sfida alla rinascita e “schiaffo” alle critiche sul dimenticatoio cittadino. Piazza Vittorio Veneto è, forse, destinata a rinascere. L’auspicio della ripartenza si chiama “Zora”, spazio di libri, arte e inclusione sociale che ha occupato i locali che un tempo appartenevano a una scuola di danza.

In via Chiesa Madre, accanto al teatro del tempio di Santa Maria Vergine, patrona della città, si gettano le basi per una ripartenza che i cittadini di Scafati attendono anche in altri contesti. 

“Zora” è figlia di un sodalizio, soprattutto sociale, tra la cooperativa sociale Aequora Sarni e la casa editrice indipendente “D’Amato Editore” che ha deciso di stabilirvi la sua redazione. Aequora Sarni lavorerà per la divulgazione culturale e l’inclusione sociale, intrecciando queste azioni con l’influenza culturale di una casa editrice che si occupa di saggistica storica, scienze del linguaggio, libri scientifici, cataloghi di mostre, manualistica, editoria periodica.  

I testi di “D’Amato Editore” sono di pochi ma destinati a tutti.

Il 9 aprile questo progetto ha preso vita. L’inaugurazione è stata contestuale al vernissage della mostra “La pace non è un sogno| Peace is not a dream” in stretta collaborazione con il Museo Frac di Baronissi diretto da Massimo Bignardi. Sulle pareti ci sono quadri di artisti contemporanei, tra cui Michele Attianese, Marina Bindella, Antonio Caporaso, Arturo e Luigi Pagano, Giovanni Tesauro e Guido Strazza.

Nelle mire della cooperativa sociale vi è quella di realizzare un progetto di editoria itinerante che coinvolga anche gli istituti scolastici. E poi si pensa alle presentazioni, ai laboratori culturali, agli incontri di lettura, al coinvolgimento degli amanti delle parole ma anche al coinvolgimento di ragazzi con difficoltà comportamentali.

“Zora” potrebbe donare diverse tipologie di rinascita. Piazza Vittorio Veneto smetterebbe di essere ricordata solo come quella delle fotografie in bianche e nero, del Sarno pulito o della Resistenza al nazifascismo ma assumerebbe un viso nuovo, di orgoglio.