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Ultimo aggiornamento il 24/04/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Pista ciclabile? NO, GRAZIE!

Indovinate a chi può venire in mente di realizzare una pista ciclabile in un tratto di strada considerato il punto più inquinato della città? Dove la città in questione è tra le 10 città più inquinate della Campania? Forse l’avevano richiesta a gran voce i commercianti di via Napoli o la farmacia della zona? ASSOLUTAMENTE NO, anzi, si lamentano per il calo degli introiti a causa dell’eliminazione dello spazio che c’era prima per il parcheggio. Allora la richiesta è venuta dall’Istituto Professionale Alberghiero? NO, Nemmeno.

Forse dai cittadini che vivono lungo l’arteria più trafficata della città e con l’incrocio via Rea-via Astuti-via Napoli che produce quantità enormi di particelle sospese di PM10 da sforare continuamente i limiti di legge? Proprio NO. O dalla signora che abita in via Astuti e che ogni mattina toglie questo pulviscolo nero dai davanzali e dal balcone (ma che purtroppo non può toglierlo dai suoi polmoni)? NO, figurati.

Oppure da quel papà ciclista che ama tanto la bici da voler trasmettere la sua passione alla sua figlioletta, portandola a biciclettare proprio qui, su questa nascente pista ciclabile? NO, Non credo.

Allora saranno stati i verdi, soddisfatti perché vedranno bellissimi fiori lungo il tratto pedonale che avrà nuovi marciapiedi (mica quello che necessita urgentemente in via D’Alessandro… no, quello no: i 5000 e passa alunni delle scuole possono tranquillamente continuare ad essere investiti dalle auto!! …), anche se si dovrà abbattere qualche vetusto pino che è incappato con le sue radici nella ruspa; peccato davvero trovarsi proprio in mezzo alla pista. Ma i pini sono vendicativi: tempo 6/12 mesi e le loro radici solleveranno i cornicioni, la pista e le mattonelle dei marciapiedi. Chi vivrà vedrà.

Finalmente, forse ho capito chi è stato: la Società TPS Pro srl di Bologna, incaricata (con circa 70.000 euro) dal Comune di redigere il Piano Urbano del Traffico (PUT) e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS); sicuramente saranno stati loro, perché pur di eliminare il traffico… chi usa le bici, non usa le auto, è la matematica!! Ma come è stato possibile se la TPS non ha ancora consegnato il Piano alla Giunta comunale che poi lo dovrebbe discutere poi eventualmente approvarlo? 

E come è stato possibile, se dovevano raccogliere preventivamente i pareri e da lì elaborare proposte? E delle osservazioni negative dei cittadini non ne hanno tenuto conto? Di questo la TPS di Bologna dovrà darci spiegazioni in merito, sono pagati anche per rispettare il protocollo del loro mandato. Ma allora, chi ha deciso di farla questa pista ciclabile a via Napoli (proseguirà poi su via Rea e fino a via Pucci per un costo complessivo di circa 245.000 euro? 

Ecco la risposta: la FIAB (Federazione Italiana Amici Biciclette), insieme al Sindaco Manlio Torquato. Comincio a credere a ciò che si dice in giro, ovvero che il Sindaco Manlio Torquato abbia la capacità di prevedere ciò che accadrà, annunciandolo anche nel consiglio comunale e lo realizza esattamente per come poi, mesi e mesi dopo, la TPS Pro srl di Bologna scriverà nei suoi Piani Urbani che deve ancora consegnare: è la preveggenza, e non è da tutti avere questo dono. Ed allora ecco cosa scriverà la TPS Pro:

a) <<Bisogna aumentare le tariffe per il parcheggio di via Canale>> con l’intento di far parcheggiare in periferia dove il parcheggio costa meno (non per recuperare più rapidamente l’investimento);

b) <<Bisogna chiudere il centro della città alle auto per far abituare i cittadini a camminare a piedi >> (non per creare aree di maggior valore economico, a discapito delle periferie…ecco il perché del ring viario);

c) <<Bisogna realizzare un parcheggio all’uscita dell’A3, magari realizziamo anche una rotatoria, così le auto le lasceranno al parcheggio, così proseguiranno a piedi in via Barbarulo e via Garibaldi che chiuderemo al traffico, che diventeranno le nuove “Ramblas nocerine” per la movida; >> (ed il parcheggio di via Barbarulo non sarà più accessibile? Non servirà più?).

Io non sono un chiaroveggente, ma sono certo che ci sarà un CAOS TOTALE.

Noi di FUTUR 🌻 AMA vigileremo e vi sottoporremo le nostre proposte alternative chiamandovi a scegliere la soluzione più adatta. FUTUR 🌻 AMA formulerà quesiti e indicherà soluzioni raccogliendo le vostre firme perché si tenga conto di osservazioni e controindicazioni. Informare, ascoltare e, insieme ai cittadini, trovare le soluzioni più adatte.