La Cassazione si è pronunciata. Niente arresto per Aliberti, il fratello e due esponenti del clan Ridosso. Gli atti tornano al Riesame per valutare se sussistano esigenze cautelari tali da giustificare la detenzione in carcere. In attesa di esaminare nello specifico il provvedimento, nella sostanza la Corte ha espresso quelle perplessità sulla necessità della reclusione che noi di Saleincorpo, beccandoci non pochi improperi e accuse di "superficialità", avevamo anticipato. Ora non resta che attendere un processo e una sentenza per stabilire le eventuali responsabilità penali. Le colpe politiche, naturalmente, andranno valutate in altre sedi.
Carlo Meoli