Scafati, la camorra e le colpe della sinistra
Il Consiglio comunale di Scafati è stato sciolto per camorra e l’ex sindaco Aliberti rischia di essere arrestato. Fin qui i fatti giudiziari. Poi c’è la politica che è un’altra cosa. Non credo che la situazione che si è venuta a creare in città dipenda solo da Aliberti. Sarebbe come dire che ha fatto il sindaco grazie alla camorra e questa è una fesseria.
Aliberti ha fatto il sindaco perché la gente lo ha liberamente votato. E io le ultime elezioni a Scafati le ricordo. Il centrosinistra avvelenato da beghe di paese arrivò al voto diviso, lacerato, incapace di porsi come alternativa credibile a Forza Italia. Per non parlare dei leader: vecchi, ripetitivi, immagine di un mondo che politicamente non esiste più da decenni.
In questa situazione, paradossalmente, Aliberti non aveva alcun bisogno della camorra per vincere. Come dicevo questo è il discorso politico. Saranno i magistrati, poi, a dover stabilire i legami reali dell’ex sindaco con il clan Loreto-Ridosso. Oggi, però, è facile dire che la colpa dello scioglimento del Consiglio è solo di Aliberti. Nulla di più falso: le responsabilità sono anche di coloro che quando hanno avuto la possibilità di combattere un sistema sono riusciti a partorire solo inutili conferenze stampa dove sentivi sempre le stesse cose. Le battaglie politiche, infine, si combattono con la politica e non consegnando deleghe in bianco alla magistratura.