Domenica 12 Novembre 2017

La guerra dei bambini

Un sasso, un pugno o un colpo di pistola. E i danni. I morti. Tutto come un gioco, senza un pensiero che abbia l’idea della conseguenza. I ragazzini catturano una lucertola, la uccidono e la sezionano con una lametta. Danno fuoco ai formicai. Seviziano un gatto o un cane «per vedere che succede», tra i cortili e le periferie, in mezzo tra infanzia e adolescenza. Provano un’arma malcustodita dal padre cacciatore e «fanno un guaio». Cose che succedono. Il punto di questa situazione è vivo per le strade delle nostre città e dei paesi di mezzo, tra Napoli e Salerno. I minori spacciano, se va bene. I minori consumano droghe pesanti. Crack. Eroina. A Pagani molti figli d’arte della Lamia sono stati incriminati quand’erano minori perfavoreggiamento, minacce e detenzione di armi. Guidavano gruppaglie di sgherri e guardiaspalle. Appena diciottenni alcuni chiedevano «il

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