Domenica 03 Settembre 2017
Pubblicato da Carlo Meoli
Soldi, voti e consiglieri comunali, in carica e non, compaiono nell’informativa dell’indagine sulle ultime elezioni amministrative a Nocera Inferiore, dietro il grumo di camorra e minacce aggravate, disegnando uno sfondo di illeciti al vaglio della Procura Antimafia.
Ad oggi gran parte dei politici nominati, non ufficialmente indagati, sono stati sentiti dagli inquirenti in qualità di persone informate sui fatti, per capire cosa è accaduto in quei giorni di giugno, mentre i cittadini (onesti) si recavano ai seggi a sostegno dei propri rappresentanti. Ora tiene banco la magistratura, che ha eseguito le misure in carcere e ai domiciliari per quattro persone, due delle quali in corsa per il consiglio, Carlo Bianco e Ciro Eboli, un ex boss con ambizioni politiche, il killer Antonio Pignataro, e Luigi Sarno, ai
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Mercoledì 23 Agosto 2017
Pubblicato da Carlo Meoli
Pignataro è un boss ma non lo conosce nessuno. Anzi. Al giorno d’oggi lo conoscono in pochi. Giusto gli addetti ai lavori. Guardie, magistrati e gente di strada. Sono passati tanti anni dal suo momento di gloria, quando era un killer al soldo di Raffaele Cutolo. Pignataro, dal suo balcone dove è detenuto agli arresti domiciliari, ordina e riceve. La gente va a chiedergli perdono, oppure si scusa. Per questo, per il rispetto e i tempi che passano, con una conseguente “crisi d’identità”, Pignataro dice ai suoi amici di chiedere se lo conoscono. Così magari capiscono con chi hanno a che fare.
Il signor Pignataro nel 2015 è uscito da galera per problemi di salute. Poco prima aveva confessato un delitto irrisolto. «Ho sparato io a Simonetta Lamberti», disse, “risolvendo” l’omicidio della bambina di
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