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Ultimo aggiornamento il 25/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Erano i due pilastri maggiori del cattolicesimo praticato. Italia e Stati Uniti. Paesi con storie e società diverse, ma in cui la fede sembrava trasmettersi solidamente – pur con qualche dimagrimento – dalle famiglie ai figli.

Non è più così. Le indagini sociologiche in America rivelano che l’appartenenza religiosa mostra crepe non irrilevanti. Mentre in Italia quel cattolicesimo popolare di massa, su cui puntavano all’inizio del secolo le gerarchie cattoliche per esercitare ancora un potere di influenza politica, si è andato progressivamente sgonfiando.

L’ultimo libro del sociologo Luca Diotallevi ha un titolo azzeccatissimo: La messa sbiadita. Perché fotografa lucidamente l’affievolirsi inesorabile della partecipazione ai riti religiosi in quanto fenomeno, che non nasce da una contestazione radicale nei confronti della Chiesa come poteva avvenire negli anni Sessanta ...

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Nicola Maisto (Foto di Rta)

Al sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, del Pd, che ha pure festeggiato per avere scampato la sospensione dalla carica in base alla legge Severino per un cavillo giuridico dopo una condanna a due anni per tentata concussione, vorremmo raccontare una storia. Il protagonista è Nicola Maisto, un giovane avvocato nocerino. Maisto, alle ultime elezioni, si candida in una lista civica a sostegno del sindaco Manlio Torquato e viene eletto consigliere comunale.

Poi scoppia il doppio caso dei rapporti tra politica a camorra e presunta compravendita di voti. Maisto viene indagato. Con tutto il rispetto per il lavoro dei magistrati a noi l'inchiesta sembra molto solida laddove ricostruisce i rapporti del boss Antonio Pignataro. Notevoli perplessità, invece, suscita l'indagine nella sua seconda parte, quella dove viene affrontato il tema delle presunte collusioni con gli amministratori. Ma tant'è.

Su Maisto inizia un pressing asfissiante. In molti, e "Saleincorpo" è tra questi, gli chiedono di dimettersi. Attenzione, Maisto è solo indagato. Il consigliere appena eletto tentenna, vive momenti di grande difficoltà anche a livello emotivo, ma alla fine lascia. 

Ecco, in fondo la questione morale è tutta qui. C'è chi come Maisto non ha atteso i tempi vergognosamente biblici della giustizia italiana e ha lasciato il suo incarico. Altri, invece, da condannati brindano per avere evitato una sospensione dalla carica di sindaco. E' proprio vero, la classe non è acqua.

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Alcuni nostri articoli hanno irritato politici locali. Vogliamo chiarire subito una cosa: a "Saleincorpo" c'è libertà. Non dipendiamo dalle prebende di enti locali o dagli inserzionisti commerciali né tantomeno istituzionali. Esprimiamo delle opinioni e pubblichiamo anche interventi di chi non la pensa come noi, a patto che la critica sia civile e rispettosa. Per questo riteniamo opportuno focalizzare, in modo schematico, alcuni principi.

1) Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, deve dimettersi. E' stato condannato, seppure in primo grado, a due anni per tentata concussione.

2) Il sindaco di Pagani, Gambino, quando si è presentato alle elezioni, sapeva di correre il rischio della incandidabilità. La sua superficialità rischia di gettare la città nel caos.

3) L'ex sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, si sarebbe dovuto dimettere prima. A un certo punto era lampan...

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De Luca e Canfora

Oggi, grazie a un illuminante articolo apparso su "la Città", abbiamo capito come il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, pensa di evitare la sospensione dalla carica. Sfruttando una chiara lacuna della normativa potrebbe cavarsela. Infatti è stato condannato a due anni "solo" per tentata concussione. Ebbene, nel caso del "tentativo", nell'ambito di un'inchiesta nata prima della legge Severino, la "punizione" non potrebbe essere applicata se non con sentenza definitiva passata in giudicato. Insomma, all'epoca, se saremo ancora vivi, potremo vedere tra i candidati sindaci il nipote di Canfora.

Qualcuno direbbe "fatta la legge trovato l'inganno". Fin qui la sottile disputa giuridica. Poi c'è il fatto politico, che è cosa diversa. Si sono dimessi dall'incarico amministratori colpiti da provvedimenti molto meno gravi. A Nocera Inferiore, e facciamo solo un esempio, Nicola Maisto, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta compravendita di voti, ha lasciato il suo scranno in Consiglio comunale.

Noi non ce l'abbiamo con Canfora, ci mancherebbe. Avremmo fatto lo stesso ragionamento per qualsiasi uomo politico indipendentemente dal suo schieramento. Poi c'è una piccola questione che ci sembra sia stata ignorata, almeno fino a ora. I candidati del Pd devono firmare un codice etico che prevede scelte drastiche anche di fronte a decisioni dell'autorità giudiziaria molto meno gravi di quelle che hanno riguardato Canfora.

Noi capiamo il primo cittadino. Deve fare la campagna elettorale per De Luca alla Regione, ci mancherebbe. Nella vita, però, codice penale a parte, ci sono cose che si chiamano onestà morale e dignità che hanno un peso. Invitiamo Canfora a pensarci un attimo: una persona condannata a due anni per tentata concussione può continuare ...

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De Benedetti con i figli

Se affrontiamo qui l'ultima patetica uscita dell'ingegnere Carlo De Benedetti è perché il gruppo l'Espresso, oggi Gedi, ha scritto una pagina importante nella storia dell'editoria in provincia di Salerno. Oltre una ventina di anni fa, infatti, la holding, per la prima volta nella sua storia, decise di comprare un giornale al Sud. Quel giornale era "la Città". Nacque allora la vera alternativa al colosso che era "il Mattino". I vertici non erano concordi. In molti volevano evitare quella che sembrava solo un'avventura e nulla più.

Quella storia è anche la storia mia e di tanti bravi colleghi che oggi sono in cassa integrazione. Lo ricordo l'ingegnere quando veniva a Salerno. Spocchioso, arrogante, convinto di parlare con dei beduini, ti ascoltava solo per farti un favore. Come quando io, in un incontro sindacale, mi permisi di fargli notare che, forse, un euro, per una persona ...

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L'ex sindaco Gambino

Oggi il sindaco Gambino è decaduto. Secondo i giudici, il votatissimo primo cittadino di Pagani non poteva candidarsi. Certo, resta l'Appello, ma l'impressione è che il Comune vada verso l'ennesimo commissariamento. Noi di Salenincorpo abbiamo sempre detto una cosa e la ribadiamo. Gambino non poteva non sapere che correva questo rischio. Allora, perché si è presentato all'elettorato come il salvatore della patria? Perché non ha spiegato ai paganesi quello che rischiavano eleggendolo? Ha sbagliato, ed è giusto che paghi per i suoi errori.

Ad Angri il commissario c'è già dopo una ingarbugliata vicenda politico-giudiziaria-amministrativa. L'ex sindaco Cosimo Ferraioli aveva una maggioranza. Peccato che gran parte dei consiglieri, con nitida coerenza in verità, non appartengono più al partito o alla lista civica in cui erano stati eletti. C'è stata, infatti, una conversione commov...

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Non ricordo la sostanza della felicità. Forse non ho mai saputo di cosa è fatta. Per questo ho smesso di farmi domande su di lei. Sulla gioia. Guardo i volti per strada, li sbircio con cura in una platea, nelle file o nelle piazze deserte, fumo da un balcone affacciato su niente. Se provo a cercarla mi succede il dolore. Di lui, al contrario, sento le fitte, linee invisibili che spezzano il respiro. La differenza tra i due opposti è solo apparente. Non è antinomia, ma bianco e nero nella somma dei colori, con lo scarto di una luce. Una differenza di peso specifico.  

Guardo la parabola di un personaggio tra i più inquietanti mai apparsi nell’immaginario, uscito con grazia maligna da un mazzo di carte, disegno a mia volta un sorriso con la bocca. Sono tra le file di un cinema, il buio mi circonda. Seguo la paranoia e la dolcezza di Joaquin Phoenix, la sua necessità di essere am...

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