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Ultimo aggiornamento il 29/05/2023

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Il recente decreto legge sul lavoro, con le sue misure di ampliamento delle forme di precarietà, il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, colpiscono in particolare le donne, che più spesso degli uomini si trovano in condizioni di disoccupazione e di lavoro povero. Ma oltre l’aumento delle difficoltà materiali di vita, c’è una pressione ideologica reazionaria specifica, centrata sul tentativo di rilanciarne il ruolo di asse portante del lavoro di riproduzione sociale all’interno di una famiglia dalla forma patriarcale tradizionale. 

La triade “dio-patria-famiglia”, che è stata al centro della campagna elettorale di FdI, è ora terreno della politica governativa di riordino sociale in cui le donne sono viste come fattrici per la riproduzione biologica, segregate nella subalternità dei ruoli familiari, in un quadro di ri-disciplinamento dell’intera società.  

La t...

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Lloret del Mal, Cesso de Mar, Loreto Mare. Chiamatela come vi pare, ma Lloret de Mar è stata sempre questa. Chi ci ha lavorato e vissuto lo sa. Le risse, gli scontri tra opposte fazioni o tifoserie, le bravate, sono all’ordine del giorno. Quello che è successo l’altra notte al St.Trop, discoteca da sempre off-limits per gli italiani, capita ogni giorno nella piccola cittadina della Costa Brava, in italiano letteralmente “costa selvaggia”. Stavolta ci è scappato il morto. Un fiorentino di 22 anni, Niccolò Ciatti, che forse non è riuscito a rendersi conto di chi aveva di fronte. Tre ceceni, poco più che ventenni come lui sono stati arrestati. E la vita di un giovanissimo si è sgretolata con un solo calcio in faccia. Un colpo violentissimo filmato dai cellulari di tutti i presenti/assenti. Roba da condividere e far invecchiare con un click. Il tempo di morire. A Lloret de Mar.

Una cosa simile capitò già nel 2008, quando una ragazza del trevigiano fu violentata e uccisa dall’uruguagio Vicotr “El gordo” Diaz Silva. Anche allora Lloret balzò agli onori della cronaca per il suo stile di vita estremo, per la “demasiada fiesta”. Tutti a puntare il dito contro la libertà e l’apertura culturale spagnola, quella delle associazioni pro-cannabis stile coffe shop olandesi, quella della “siesta” pomeridiana, dei “puti club” e delle discoteche. Eppure bisognerebbe riflettere su altro. Bisognerebbe spostare l’attenzione su quei cellulari. Sul cerchio formatosi attorno alla rissa, sull’impassibilità degli altri. Sul voyerismo di chi sta attorno, filma la scena e poi torna a ballare. La perversione da far girare su whatsapp. “Io c’ero, l’ho filmato” ma in fondo è come se tutti si fossero girati dall’altra parte. Via dai guai. Megl...

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Un abusivo ripreso dai carabinieri

 

Se parcheggi a Salerno tutto può succedere. Una minaccia, un gesto violento. Una gomma rotta, uno specchietto spaccato. Persino che qualcuno prenda a pugni il tettuccio della tua auto. Con te dentro. Per questo conviene fare attenzione. Versare l’obolo, fare buon viso. Sapendo persino che a volte pagare non basta.

 

Siamo a Salerno. Dobbiamo lasciare l’auto in una zona di sosta. Una qualunque. Potrebbe essere l’ospedale Ruggi d’Aragona, una discoteca, il cinema o lo stadio. Arrivati nell’area di parcheggio ci viene incontro qualcuno. Ci dice che dobbiamo pagare anche se abbiamo preso un regolare ticket. Il tizio ha un aspetto poco raccomandabile e non vuole discutere. Lasciamo l’auto e facciamo i bravi cittadini. Niente soldi, è un abusivo. Al ritorno l’auto è piena di graffi su tutta la fiancata. Il giorno dopo, di ritorno in zona, lo stesso tizio interrogat...

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Maurizio Fortino

E’ stato fermato per una rapina e accoltellato a morte. «Dacci lo scooter». I malviventi erano in due, lo hanno minacciato, ma lui ha resistito, i due sono fuggiti dandosi alla macchia con il malcapitato ucciso mentre difendeva la sua moto «con generosità». Anzi no. Non era una rapina. Era un colpo in casa. Un rumeno, uno straniero, si è introdotto nell’abitazione per rubare. Lui lo ha sorpreso ed è stato accoltellato. Ed è morto. L’ultima versione diffusa riguarda un litigio tra amici, conoscenti. Un alterco finito male, malissimo. Culminato nella morte. Con tanto di odio xenofobo per i maledetti immigrati malfattori.

Le tre versioni dei fatti riguardano un identico episodio. La morte violenta di Maurizio Fortino, infermiere accoltellato per ragioni passionali. Ma questo si è saputo solo dopo. Nonostante le scarse informazioni disponibili nella prima serata di giovedì 20 luglio, siti e giornali hanno puntato su ricostruzioni più o meno fantasiose. Tra dialoghi, ipotesi, stranieri e dissidi. Con tanto di rivolte web contro gli immigrati, Agro violento e quisquilie varie.

Non è facile muoversi sul filo di un orario limite, con i giornali pronti alla stampa. Non è facile trovare informazioni affidabili nella concitazione di un delitto, un reato grave, con le forze dell’ordine sempre più ligie alla privacy, alla riservatezza di informazioni preziose per chi opera nel settore dell’informazione. Gli sbagli esistono, sono parte del meccanismo. Ma la corsa alla storia, la velocità di rimbalzo di take e flash nell’infinito pulviscolo del web, tra siti e blog puntati al primo che scrive, al numero di like e alla raccolta pubblicitaria, cancella ogni verifica della materia prima dei giornali e del giornalism...

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Foto di Luigi Pepe

E’ l’estate delle fiamme, con la Campania accerchiata in ogni punto. Sulla costa, da Amalfi a Paestum, col Cilento nella morsa e l’Agro nocerino, con roghi sulle colline di Sarno, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, fino al Vesuvio martoriato, arrivando al centro di Napoli. Le ragioni sono legate all’edilizia, alle discariche abusive, al pascolo e all’emulazione. Mai all’autocombustione. Quasi mai all’incuria, che pure esiste. Piuttosto esiste sempre una regia, più regie, con la mano dell’uomo ovunque impegnata nel rito più antico e necessario della storia dell’uomo. Sfregando bastoncini o pietre, concentrando i raggi con uno specchietto. Usando comodi accendini, candele, grumi di sterpi e combustibile o ancora animali intrisi di benzina, con la preparazione scientifica di più punti d’innesco contemporaneamente, come accaduto per il vulcano. 

La proporzione tra il fronte di fu...

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Il sindaco Torquato

Avevamo deciso di commentare la presentazione della nuova giunta a Nocera. Ci rinunziamo. Senza parole.

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Maria Laura Vigliar

 

Qualcuno l'ha chiamata la diaspora socialista ma, forse, sarebbe più giusto definirla la “guerra” delle poltrone. I fatti di questi giorni sono noti. A Nocera Inferiore De Nicola, la Citarella e Rosati hanno rotto con il partito.

 

Il motivo è quello più antico del mondo: la segreteria provinciale vuole imporre un assessore che ha preso centinaia di voti in meno dei tre (Vigliar o Torre, nella fattispecie). La cosa crea naturalmente problemi al sindaco Torquato alle prese con la formazione della giunta. In realtà la vicenda fa emergere una contraddizione di fondo che ai più era già chiara quando la lista, che ha poi ottenuto poco più del 13 per cento, venne presentata. Quasi tutti quelli che hanno portato i voti con la tradizione socialista poco o nulla hanno a che vedere. Non poteva non saperlo, per esempio, il consigliere regionale Maraio che adesso minacci...

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