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Ultimo aggiornamento il 19/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

A un anno dall’omicidio della psichiatra pisana Barbara Capovani per mano di un suo ex paziente, 503 psichiatri e professionisti della salute mentale sottoscrivono le riflessioni di un giovane psichiatra, Stefano Naim, “Basaglia si rivolta nella tomba”, e le trasformano in un appassionato appello a Mattarella. Scrivono: “In queste settimane si è celebrato il centenario di Franco Basaglia, psichiatra e intellettuale, ispiratore di quella legge che, mezzo secolo fa, ha cambiato per sempre nel nostro Paese l’approccio alla malattia mentale, portandoci all’avanguardia del mondo. Ma cosa penserebbe Basaglia della situazione attuale dell’assistenza psichiatrica italiana? I servizi di salute mentale hanno un’importanza cruciale […]. L’Italia non può permettersi di assistere impotente alla loro regressione, processo in atto da anni e vicino a un punto di non ritorno. E noi, operatori impegnat...

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Si è respirata un'aria strana, brutta, dopo la scoperta del cadavere di Luana Rainone, ammazzata dall'uomo con cui aveva avuto una relazione. L'ha pugnalata e gettata in un pozzo come fosse monnezza.

Si diceva del clima. Appena scoperto il cadavere si è parlato di una donna difficile, di una storia costellata di violenti litigi, di un uomo colto da un raptus perché esasperato dalle richieste di Luana che voleva tornare insieme a lui a tutti i costi. Ora, che cose del genere le dica il difensore dell'omicida reo confesso cercando delle attenuanti si può anche capire. E' il suo lavoro.

Più difficile comprendere questo tipo di argomentazioni da parte di tanta gente che più che spiegare tende quasi a giustificare un crimine odioso. Allora forse è il caso di ricordare alcune cose. In questa storia l'unica vittima è Luana Rainone, donna e madre. Nulla può giustificare la sua morte. E' stata ammazzata a coltellate, senza pietà. Non c'è contesto "particolare" che possa attenuare le colpe del suo carnefice. Speriamo che anche in sede processuale tutto questo sia chiaro.

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Franco Basaglia

Questo commento di Vittorio Emiliani è apparso sul Fatto.

 

Mi ha un po’ sorpreso e sconcertato l’impostazione generale data all’anniversario di Franco Basaglia. Ne esce, mi pare, un Basaglia isolato, astratto, come calato dall’alto, mentre gli esiti della riforma manicomiale risultano decisamente limitati, con tanti pesi scaricati sulle famiglie. Seguii direttamente l’attuazione della riforma, soprattutto a Parma, più esattamente a Colorno, dove Basaglia operò sostenuto con grande energia e intelligenza dalla Provincia, in particolare da uno straordinario assessore alla Sanità Antonio Tommasini, comunista, poi “eretico”, e per la parte finanziaria da Fabio Fabbri, socialista, assessore al bilancio. Certo, lì potei constatare come quella riforma – che tanto dibattito aveva suscitato su Psichiatria Democratica e nei partiti di sinistra, in particolare – richiedesse dei ...

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“Lo hanno ucciso come un cane”. Inizia così un lungo articolo sul Roma del 31 agosto 1978. La firma è di Umberto Belpedio, che scrive dell’assassinio di Antonio Esposito Ferraioli, freddato la sera prima da un colpo di lupara alla schiena a Pagani. Oggi ricorre l’anniversario della morte. Aveva 27 anni, una vita davanti. I sicari lo aspettarono di sera sotto casa della fidanzata per scaricargli una rosa di pallettoni di lupara nel fianco. La corsa in ospedale, l’aria che manca, il tentativo disperato dei medici. Niente da fare: Tonino muore pochi minuti dopo tra le urla strazianti dei familiari.

Lui, cuoco e sindacalista, si era ribellato al diktat del padrone: cucinare carne avariata per i colleghi operai nella mensa aziendale della Fatme di Pagani. Quel rifiuto gli è costato la vita. Troppi interessi negli appalti della mensa, troppa camorra e imprenditoria malata. A distanza di quarantadue anni non si è ancora riusciti a dare un volto a chi ha ordinato quel delitto. In città però tutti dicono di sapere. Dicono che sono vivi, che passeggiano tranquilli stringendo mani. Mi chiedo questi ignoti a cosa pensino ogni 30 agosto. Magari - chissà - sghignazzano, con le rughe distese da un tempo che per loro si è spogliato dell’abito del galantuomo e ha garantito una vile impunità. La carne di Tonino valeva meno di uno scialbo spezzatino aziendale. Meno di una bistecca, di una costoletta con le patate.

È questa la fine che meritano quelli che non si fanno i fatti loro. Finiscono ammazzati di notte, mentre tornano a casa, mentre la mamma li aspetta preoccupata alla finestra. A ventisette anni Tonino una vita davanti non ce l’ha avuta più. È morto tra il suono delle tapparelle chiuse in fretta nel caldo di una sera di estate. Nessuno ha visto niente, nessuno s...

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Questa analisi di Andrea Leccese è apparsa sul Fatto.

 

Tra le conseguenze della crisi economica c’è senza dubbio la recrudescenza dei fenomeni di criminalità organizzata. Purtroppo dalla Puglia, e soprattutto dalla provincia di Foggia, non arrivano buone notizie. Il 10 agosto, lungo l’A14 nel tratto tra Canosa e Cerignola, c’è stato il secondo assalto a portavalori nel giro di poche settimane. Il primo, con modalità simili e forse da parte dello stesso commando di otto uomini, è del 24 luglio. Sono falliti entrambi per puro caso, il primo per il passaggio di un furgone della polizia e il secondo perché è scattato il blocco della cassaforte.

Assistiamo sempre a vere e proprie operazioni militari: nel giro di pochi minuti, auto date alle fiamme per bloccare il traffico, colpi di kalashnikov, esplosivo lanciato contro il furgone, chiodi a tre punte per forare gli...

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Isaia Sales

Questa analisi di Isaia Sales è apparsa oggi sul Fatto.

 

Immaginiamo cosa sarebbe oggi il dibattito politico e mediatico in Italia se per le elezioni regionali in Campania ci fosse stato l’accordo Pd-5stelle, con la sostituzione di De Luca e il ridimensionamento della sua famiglia!

Lo si poteva fare? Certo, l’accordo era stato già concluso a gennaio e avrebbe rappresentato il più serio tentativo di dare forza strategica alla coalizione che regge il governo nazionale nella regione da cui provengono i due leader dei 5stelle, Di Maio e Fico, trasformando un’alleanza di necessità in una strategia delle alleanze. E allora perché non lo si è fatto? Secondo una certa vulgata, De Luca si sarebbe comunque presentato e avrebbe fatto perdere la coalizione Pd-5stelle. Una valutazione del tutto sbagliata: De Luca, abbandonato dal Pd, non sarebbe stato attrattivo per nessun...

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Il Comune di Pagani

Vincenzo Calce ha lasciato l'incarico di direttore tecnico dell'azienda speciale Pagani Ambiente che si occupa dei rifiuti. Il motivo? Si candida a sindaco di Pagani. In una nota Calce sostiene che in base alla legge non era incompatibile con l'incarico. Non sappiamo se ha ragione o torto, ma ci sembra che l'imprenditore finga di non vedere il problema vero.

Non è mai stata messa in discussione da noi la legittimità o meno della nomina e non esprimiamo giudizi sul suo operato quando ha gestito la società. La questione, insomma, non è la "compatibilità", ma il potenziale conflitto di interessi. Se io faccio l'imprenditore e mi occupo del settore rifiuti non è opportuno che guidi una società comunale che gestisce le questioni ambientali.

Quello di Calce, comunque, non è un caso isolato. Alcuni anni fa, in un altro comune dell'Agro, venne delegato ai problemi della mensa ...

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