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Ultimo aggiornamento il 23/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Erano i due pilastri maggiori del cattolicesimo praticato. Italia e Stati Uniti. Paesi con storie e società diverse, ma in cui la fede sembrava trasmettersi solidamente – pur con qualche dimagrimento – dalle famiglie ai figli.

Non è più così. Le indagini sociologiche in America rivelano che l’appartenenza religiosa mostra crepe non irrilevanti. Mentre in Italia quel cattolicesimo popolare di massa, su cui puntavano all’inizio del secolo le gerarchie cattoliche per esercitare ancora un potere di influenza politica, si è andato progressivamente sgonfiando.

L’ultimo libro del sociologo Luca Diotallevi ha un titolo azzeccatissimo: La messa sbiadita. Perché fotografa lucidamente l’affievolirsi inesorabile della partecipazione ai riti religiosi in quanto fenomeno, che non nasce da una contestazione radicale nei confronti della Chiesa come poteva avvenire negli anni Sessanta ...

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A sinistra Claudio Silvestri

Claudio Silvestri è il segretario del sindacato unitario dei giornalisti campani.

 

Non parlate con i giornalisti. Dalla Regione arriva il divieto a tutti i dirigenti e ai medici della sanità pubblica ad avere rapporti con la stampa se non autorizzati. Parla solo uno. Lui. Il presidente della Regione. Dal suo balcone virtuale, come fa da sempre tutti i venerdì, senza contraddittorio, senza domande, in una direzione unica. Il racconto dell’eccellenza della sanità campana, miracolosamente più vicina a quella svizzera che a quella calabrese.

Anzi, senza miracoli, grazie alla mano dell’uomo della provvidenza, che in soli cinque anni ha messo le cose a posto. Quando i contagi erano pochi, come in tutto il Meridione, era merito suo. Ora che superano anche quelli della Lombardia è colpa dei cittadini sciagurati. I reparti sono pieni, lo dicono i manager delle Aziende ospedaliere e sanitarie, e lui li zittisce, rettificando e mistificando: «Notizie false». Eppure ci sono report molto precisi e dettagliati. Ancora: un servizio giornalistico documenta assembramenti di gente in attesa del tampone al Frullone e un comunicato delirante dell’Asl si affretta a dire che si tratta di figuranti, di persone che quella mattina erano lì a simulare il caos. È il magnifico mondo della comunicazione di De Luca, che ha fatto dell’iperbole la norma e non l’eccezione del suo linguaggio.

Nella realtà parallela dei social network tutto questo funziona molto bene. È il consenso costruito sui meme, sugli slogan, sulla disinformazione. Poi c’è chi irrompe con la realtà nelle case della gente, i tamponi che non arrivano, le attese estenuanti al pronto soccorso, i contagiati accampati in corsia. Sono i giornalisti, quelli che vanno messi a tacere. Non è così facile, De...

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Michele Russo

Dopo due settimane dalle elezioni regionali, ancora non si conoscono con certezza i nomi di tutti i consiglieri regionali eletti. E già questa è una notizia, ma la cosa che lascia perplessi è che questa incertezza non sia dovuta a contestazioni di voti nei seggi e quindi alla mancata conoscenza dei voti definitivi, bensì ai conteggi che devono essere fatti in base alla legge elettorale regionale del 2009. 

Siamo andati allora a leggerla ed a tentarne l’applicazione. Una legge assolutamente cervellotica, che farebbe strage di bocciati se oggetto di domanda ad esami universitari.Occorre prima attribuire i seggi spettanti ai partiti, su base regionale. Secondo il sito del ministero dell’Interno – eligendo – alle liste di De Luca vanno 32 seggi, e questo è abbastanza pacifico, alle liste di Caldoro 10 ed ai Cinque stelle 7, per un totale di 49 eletti, che con Caldoro consigliere d...

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Se le risultanze investigative di queste ultime ore si riveleranno corrette tra la Valle dell'Irno e l'alto Agro nocerino ci sono stati un morto e due feriti gravi per questioni legate al piccolo spaccio di droga. Sul territorio non operano da tempo più i boss. Ci sono solo pusher che si ritagliano uno spazio di territorio e lo gestiscono ricorrendo spesso alla violenza.

Per anni i centri dell'Irno, Mercato San Severino in testa, e i paesi a cavallo con l'Agro, pensiamo a Siano, Roccapiemonte oppure Castel San Giorgio, sono stati ritenuti una sorta di isole felici rispetto a realtà, ad esempio, come Nocera Inferiore o Pagani. Tutto questo è accaduto nonostante gli appelli lanciati da più settori rispetto alla pericolosa espansione del traffico e consumo di sostanze stupefacenti.

Insomma, sembra che sia passato il ragionamento che si trattava, in fondo, di un fenomeno residuale, controllabile, fenomeno che non intaccava il tessuto sociale delle città. Non è così e i fatti di questi giorni lo confermano drammaticamente.

In questo contesto le forze dell'ordine fanno quello che possono, ma non è pensabile che la sola repressione risolva il problema. C'è bisogno di uno scossone da parte della società civile e delle istituzioni. Concludendo, è con grande amarezza che si debbono fare queste considerazioni solo quando ci scappa il morto. Ecco perché bisogna scendere in campo prima che accada di nuovo.

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In molti, giustamente, invocano maggiori controlli sul rispetto delle misure per evitare il rischio di contagi da Covid. Sul banco degli imputati ci sono mascherine e rispetto delle distanze previste dalla legge. Il problema, a nostro avviso, però, è un attimo più complesso.

Bisogna prima di tutto capire, e la questione meriterebbe un approfondimento, una cosa: come è stato possibile che nel giro di poche settimane la Campania, da una delle regioni "risparmiate" dalla pandemia, sia diventata quella con il maggior numero di contagi in Italia. La gente si ammala e gli ospedali sono al limite. Ma, dicevamo, è una storia che qualcuno, non solo a livello medico, dovrà prima o poi spiegarci.

Veniamo al discorso dei controlli. Gi indisciplinati vanno puniti, ma pensare che si possa risolvere tutto con una multa è sbagliato. Chi trasgredisce, e non si tratta solo di giovani, è...

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Montecitorio

Questa inchiesta di Giacomo Salvini è apparsa sul Fatto.

 

Assenteisti cronici, spesso pagati come stakanovisti. Dopo il Sì al referendum che porterà al taglio di un terzo dei parlamentari, i dati aggiornati sulle presenze in Parlamento della legislatura in corso fotografano l’altissimo tasso di assenteismo di Camera e Senato dal marzo 2018 a oggi: al 22 settembre scorso, secondo i dati di Openpolis, 105 deputati e 27 senatori sono stati assenti o in “missione” in oltre il 50% delle sedute. Più di un parlamentare ogni dieci. Questi numeri si basano sugli allegati di seduta pubblicati da entrambe le Camere ed è il tasso più alto di assenteismo degli ultimi 15 anni, se escludiamo la legislatura passata che, nello stesso periodo di tempo, ne aveva avuti poco di più, quasi ogni due parlamentari su dieci.

Scendendo più nel dettaglio delle caselle di chi marca regola...

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Vincenzo De Luca

Non se ne è parlato durante la campagna elettorale per le regionali e si continua a tacere ancora su 209 miliardi di euro del recovery fund che arriveranno in Italia. E una parte di questi soldi pioveranno in Campania. Purtroppo l'Agro non avrà, ancora una volta, alcuna rappresentanza tra le forze di maggioranza. L'unico eletto è Nunzio Carpentieri e sta all'opposizione con Fdi.

Il rischio che si corre assomiglia a un film già visto tante volte in passato: un Agro schiacciato e mortificato, da un punto di vista economico ma non solo, tra l'area napoletana e Salerno. Insomma, una periferia senza voce in capitolo. Eppure i fondi che arriveranno potrebbero essere un grande fattore di sviluppo per il comprensorio.

Noi pensiamo che una prima strada percorribile sia trattare con il confermato governatore Vincenzo De Luca. I sindaci dell'Agro potrebbero dare vita a un comitat...

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