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Ultimo aggiornamento il 23/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Erano i due pilastri maggiori del cattolicesimo praticato. Italia e Stati Uniti. Paesi con storie e società diverse, ma in cui la fede sembrava trasmettersi solidamente – pur con qualche dimagrimento – dalle famiglie ai figli.

Non è più così. Le indagini sociologiche in America rivelano che l’appartenenza religiosa mostra crepe non irrilevanti. Mentre in Italia quel cattolicesimo popolare di massa, su cui puntavano all’inizio del secolo le gerarchie cattoliche per esercitare ancora un potere di influenza politica, si è andato progressivamente sgonfiando.

L’ultimo libro del sociologo Luca Diotallevi ha un titolo azzeccatissimo: La messa sbiadita. Perché fotografa lucidamente l’affievolirsi inesorabile della partecipazione ai riti religiosi in quanto fenomeno, che non nasce da una contestazione radicale nei confronti della Chiesa come poteva avvenire negli anni Sessanta ...

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Un intervento di Guarnaccia

La quota più alta del Recovery fund (Recovery next generation) di tutti i paesi della UE spetterà all’Italia: 209 miliardi di euro. Una cifra che potrebbe invertire la curva della crisi economica già presente dal 2018 ed accentuatasi moltissimo con la pandemia del Covid19. 

Le fibrillazioni politiche conseguenti a tale opportunità sono del tutto fisiologiche. Scoprire i vizi della nostra democrazia e i mostri che ha generato il mancato adeguamento delle nostre Istituzioni ai profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi venti anni mi sembra ipocrita e fuorviante. Basta rivedere il film degli ultimi dodici mesi e le ridicole dispute tra il Governo centrale, che sicuramente non è esente da colpe, e le Regioni che hanno, e continuano a farlo, agito come staterelli autonomi. Di fronte a un pericolo diventato nel giro di giorni una tragedia mondiale, abbiamo dato voce a tutti gli egoismi possibili e a tutte le rivendicazioni più assurde scaricando sugli altri territori debolezze e incapacità con gli amplificatori dei mezzi di informazione sintonizzati su tutti i luoghi comuni e le deficienze di una nostra cultura unitaria, fino al razzismo contro i meridionali. Dispute a colpi di disinformazione sistematica e veti incrociati su qualsiasi proposta potesse rimettere in discussione, anche solo teoricamente, le gerarchie territoriali attuali. Eccellenze sbandierate ad ogni piè sospinto per coprire il disastro nel quale avevamo precipitato il nostro SSN con tagli e ridimensionamenti che nell’impatto col virus sono immediatamente venuti a galla causando migliaia di morti nonostante l’abnegazione del personale sanitario costretto a combattere un nemico sconosciuto quasi a mani nude. 

Tutto questo caos si ripresen...

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Enzo Mattina in un'immagine di repertorio

Una burocrazia asfissiante e farraginosa condanna una persona a una dura battaglia legale per vedersi riconoscere un sacrosanto diritto. E' quello che è accaduto a Enzo Mattina in lotta con Postevita. Mattina, ottantenne, è un pezzo importante nella storia della sinistra socialista salernitana. Dal 1963 al 1984 assume vari ruoli nel sindacato dei metalmeccanici divenendo segretario nazionale della Federazione lavoratori metalmeccanici (FLM) e segretario confederale della Unione Italiana del Lavoro (UIL). È stato eletto alle elezioni europee del 1984, poi riconfermato nel 1989, per le liste del PSI.

È stato vicepresidente del gruppo parlamentare "Gruppo Socialista", membro della Commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale, della Delegazione per le relazioni con il Giappone, della Commissione per la politica regionale e l'assetto territoriale, della...

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Questa analisi di Enrico Fierro è apparsa su Domani.

 

 Reggio Calabria votavano tutti. I morti, gli anziani costretti a letto, e pure una signora che da anni aveva cambiato continente. Si recavano al seggio, votavano, ma a loro totale insaputa. A infilare la scheda nell’urna erano altri soggetti anelli della catena dei duplicati delle tessere elettorali, l’essenza del “sistema” elaborato dal giovane consigliere comunale dl Pd, Antonino Castorina.

La storia, che ha portato agli arresti domiciliari il consigliere e un presidente di seggio, inizia a settembre davanti a un seggio elettorale. Qui gli agenti della Digos notano un giovane con in mano una busta bianca. Lo fermano, aprono il plico e dentro trovano decine di duplicati di tessere elettorali. Da quel momento inizia l’inchiesta coordinata dalla procura della repubblica, che scopre l’esistenza di «un vero e proprio sistema diffuso di alterazione del voto». Il consigliere Castorina , secondo la procura, sarebbe «l’istigatore, il determinatore, e il beneficiario ultimo» del grande broglio.

PAROLA D’ORDINE: VOTARE

Non si tratta di un episodio «estemporaneo», chiarisce il capo della procura Giovanni Bombardieri, «siamo solo al primo step dell’inchiesta, tanto materiale sta per essere acquisito». E ci saranno altri indagati, nuove rotelline del “sistema” che produceva voti fantasma. Castorina è un politico rampante, alle scorse elezioni comunali è alla sua seconda esperienza. E’ stato capogruppo del Pd, e siede nella direzione nazionale del partito di Zingaretti. Alla seconda candidatura porta a casa 1500 voti e conquista la medaglia di consigliere comunale più votato. Si muove al primo turno, dove le cose per il centrosinistra e per il candidato sindaco Giuseppe Falcomatà non v...

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“A Scampia sei già donna a 15 anni, a 10 inizi a metterti in mostra perché trovare un uomo sembra la fuga verso un’altra vita”, racconta Patrizia Palumbo, a Napoli da un vita. Presiede l’associazione “Dream team, donne in rete”, con la missione di aiutare il lato “rosa” del rione: cercare un lavoro, offrire una rete di sicurezza contro le sfortune del destino. Che a Scampia non mancano, tra disoccupazione, violenze di genere e criminalità. Il gruppo trevigiano Innovation for future ha candidato Patrizia e Dream Team al premio Donna dell’anno.

Eppure, quando si trasferì in periferia col marito 43 anni fa, quel lembo di terra era diverso. C’era il verde, case popolari e abitazioni private, nemmeno l’ombra dei morti di Camorra. Mancavano i servizi, come scuola e istruzione. “Quelli sono arrivati anche con le lotte delle donne di Scampia”, dice Patrizia. Grazie a Dream team, e all...

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L'ospedale San Giovanni Bosco

In un recente e documentatissmo libro di Bruno Di Stefano (Le più potenti famiglie della camorra, Newton Compton editori) si illustra per ben sei pagine il controllo sulla sanità delle famiglie Contini–Bosti–Mallardo, partendo dal caso dell’ospedale S. Giovanni Bosco di Napoli. Il clan ha utilizzato la struttura sanitaria per nascondere le armi, per summit tra boss latitanti, per assumere infermieri, portantini, autisti, addetti alle pulizie e barellieri; ha impiegato i suoi uomini per tenere sotto controllo le liste dei ricoveri e delle operazioni chirurgiche; ha condizionato e deciso le relazioni sindacali e i rapporti con gli uffici amministrativi; ha inoltre stretto legami con medici compiacenti che hanno firmato certificati di false malattie per frodare le assicurazioni, o referti falsi per occultare ferite da armi da fuoco o per procurare alibi ai membri del clan. Anche il bar i...

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L’occhiata fuggevole di chi ha sempre fretta non ha l’intensità dello sguardo di un anziano che aspetta di passarti vicino per augurarti il buongiorno. L’occhiata la vivi in città; lo sguardo è dei piccoli centri, dove i sentimenti non si scavalcano, nemmeno per la fretta di andare al lavoro o per correre a fare una commissione importante, ma si assaporano e si alimentano. Questo maledetto periodo di emergenza pandemica scava l’ennesima differenza di vita quotidiana tra i grandi centri e le piccole comunità, specie nelle aree interne.

Differenze che condizionano tutto e tutti, figuriamoci il modo di vivere un lockdown che è l’ennesima sorpresa, specie per chi alle sorprese non è abituato e nemmeno le cerca. La tecnologia, ovvero la banda larga, croce di questi territori, diventa all’improvviso fondamentale; serve non solo più per amoreggiare, opinioneggiare, ostentare foto vac...

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