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Ultimo aggiornamento il 28/03/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Licenziata mentre era in malattia, un tumore che ora la costringe a vivere in un hospice, piena di debiti, in attesa del Tfr e della liquidazione. È il caso di Anna Vitiello, insegnante di Scienze Motorie, 54 anni, torinese, che si è rivolta al sindacato Cub scuola e ricerca per chiedere assistenza. La docente ha scoperto nel 2017 di essere malata, ma ha continuato a insegnare e tre anni fa è passata di ruolo. “A dicembre 2022 – racconta l’insegnante – il cancro non mi permetteva più di fare tutte le ore di servizio pertanto feci partire la malattia, successivamente chiesi la visita collegiale per poter richiedere la pensione di inabilità al lavoro”. Il 5 ottobre è in effetti arrivata la dichiarazione di inabilità.

Due mesi prima era però scaduto il suo contratto in un istituto scolastico ed era rientrata nella sua scuola di appartenenza, l’Istituto Superiore Primo Levi di Tor...

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Tre vittime in sole 24 ore. Ennesima giornata nera per gli incidenti sul lavoro in Italia. La prima è Donato Marti, operaio di 72 anni originario di Avetrana (Taranto), morto questa mattina a Lecce, dove era impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione di un immobile in via Parini. Secondo una prima ricostruzione, mentre installava un montacarichi insieme ad altri due operai, l’uomo è caduto da un’impalcatura, a un’altezza di cinque metri. Il 118 lo ha trasportato all’ospedale Vito Fazzi, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo per le ferite riportate. Gli agenti delle volanti e gli ispettori del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spesal) sono sul posto per effettuare i rilievi. La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta.

La seconda vittima è un operaio di 52 anni, che ha perso la vita dopo esser stato colpito da una matassa di ferro caduta dall’alto mentre lavorava in un cantiere edile a Legnago, in provincia di Verona. Sul posto è arrivata l’ambulanza medicalizzata, un elicottero e i carabinieri. Per l’uomo, i soccorsi del Servizio di urgenza e di emergenza medica hanno potuto solo contastare il decesso, avvenuto, secondo quanto si apprende, per schiacciamento dovuto al peso dell’oggetto.

L’ultimo incidente mortale sul lavoro è avvenuto in località Ponticelli di Città della Pieve (Perugia). Lungo la linea ferroviaria “lenta”, un operaio 58enne che stava lavorando sulle canaline a lato dei binari – lungo la tratta Roma-Firenze – è stato travolto da un treno in transito ed è così deceduto. Lo si apprende dai vigili del fuoco intervenuti con una squadra da Città della Pieve e un’altra a supporto dalla sede centrale di Perugia.

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Mai come oggi abbiamo la consapevolezza che la sorte del nostro ospedale e dell’assistenza sanitaria del territorio siano fortemente a rischio e temiamo che il presidio ospedaliero venga ulteriormente depotenziato. Il blocco del turnover, il rinvio dei concorsi, le farraginose procedure di reclutamento sono il vero nodo cruciale da affrontare. Servono assunzioni vere, non somministrazioni di lavoro o incarichi a tre e sei mesi. Bisogna rinnovare urgentemente il contingente in servizio.

A Sarno, in questo momento, a mala pena si fa fronte alle urgenze.

Di certo c’è solo che è in atto già da tempo una preoccupante fuga di medici e di altri operatori sanitari dal nostro ospedale e che, con l’organico ormai drasticamente ridotto in alcuni reparti, non si riuscirà a garantire neppure i servizi essenziali. Il reparto di Ortopedia, ad esempio, che per anni ha rappresentato il...

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Patrizia Gentilini

Credo che l’intero mondo della sanità italiana mai abbia attraversato una crisi così profonda quale l’attuale.Non mi riferisco solo alla cronica carenza di personale e risorse, aggravata dall’attuale Governo che ha preferito aumentare le spese militari rispetto agli investimenti in sanità, ma parlo di qualcosa di molto più profondo e, a mio avviso, molto più pericoloso: una vera “lacerazione strutturale” che si è creata all’interno del mondo medico e il cui apice si è visto nelle clamorose contestazioni di recenti Assemblee ordinistiche. Si tratta di proteste che, a mio avviso, non possono essere liquidate con superficialità, in quanto espressione di un profondo malessere della categoria e di laceranti divergenze sul piano etico e deontologico, riassumibili in una domanda: chi è oggi il medico e quale è il suo compito?

Per chi come me ha vissuto in prima persona la straordinaria stagione della nascita del Servizio Sanitario Universale, istituito in Italia con la Legge 883 del 23 dicembre 1978, già le riforme introdotte con il decreto legislativo n. 502 del dicembre 1992 e riassunte nelle tre parole: “aziendalizzazione, regionalizzazione, privatizzazione” furono difficili da digerire. Era infatti palese che il riordino in materia sanitaria del 1992 rappresentava un primo “attentato” – sull’onda delle politiche neoliberistiche che si stavano affermando a livello internazionale – ai principi sociali e universalistici che erano stati alla base dell’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, la cui progressiva erosione e il cui vero e proprio “smantellamento” è ormai oggi sotto gli occhi di tutti.

Posso convenire che, se da un lato ci potevano essere giuste esigenze di razionalizzazione della spesa sanitaria, dall’altro criteri economicisti hanno portat...

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Con stipendi fermi da anni basta poco per varcare la soglia che porta al conclamato disagio economico e secondo le stime dell’Autorità per l’energia una famiglia tipo spende per le bollette mille euro in più all’anno. L’aumento dei prezzi spinge verso la soglia di povertà il ceto medio-basso che non è tutelato dai rincari: redditi troppo bassi per non sentire gli aumenti, ma troppo alti per poter accedere ai bonus. Dai soggetti come la Caritas che hanno il polso della condizione delle famiglie più deboli arrivano i primi riscontri. Ecco alcune testimonianze.

 

Mi chiamo Vanja, ho 38 anni, sono un padre di famiglia, sono nato a Sarajevo e sono immigrato con mio fratello e mia mamma nel 1994, scappando dalla guerra in Bosnia. Ho due figli, di 1 e 4 anni (Enea ed Elia). Convivo con la mia compagna, Valeria, che ha 34 anni. Siamo insieme dal 2008. La mia compagna è inoccup...

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Uno scorcio dell'area industriale

Per colpa di un conto corrente “congelato” e di due pignoramenti promossi da un’impresa creditrice nei confronti dell'Agenzia per lo Sviluppo della Valle territoriale del Sarno, l’ex Agro Invest, i lavori per l’area industriale di Sarno rischiano di non essere più completati. La ragione dell’ennesimo stop ai lavori di “Completamento e miglioramento delle opere di urbanizzazione primaria dell’area industriale di via Ingegno” è legata ad un contenzioso finito in malo modo per l’Agenzia per lo Sviluppo, la società pubblica delegata dal Comune di Sarno di realizzare le opere sinergiche per il territorio.

Nello specifico l’Associazione temporanea di imprese costruzioni generali & appalti Co.G. & A.P., in persona del legale rappresentante pro tempore, Sebastiano De Luca Picione, a seguito di due atti di pignoramento avanzati contro l’Agenzia guidata dall’amministratore unico...

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Caos all’Ospedale di Sarno: l’emergenza non riguarda solo Ortopedia ma anche altri reparti. In seguito alla sospensione degli interventi chirurgici nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale “Martiri di Villa Malta di Sarno” per la carenza di medici in servizio sono fioccate le reazioni sulla situazione di emergenza che sta attraversando il presidio sanitario locale.

Il direttore Rocco Mario Calabrese, nei giorni scorsi, si è già impegnato a risolvere questa emergenza con nuovi innesti. In particolare sarebbe in corso di definizione una convenzione con gli ortopedici in servizio presso l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Calabrese, inoltre, ha risposto a una nota delle organizzazioni sindacali facendosi promotore di un’iniziativa per rinforzare il personale medico: “Considerato che nel reparto di Medicina e chirurgia d'accettazione e urgenza risulta in servizio una sola uni...

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