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Ultimo aggiornamento il 24/04/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Un sito di approfondimento con un pizzico di provocazione ed ironia. Un punto di vista differente rispetto alle notizie, agli avvenimenti, ai fatti e misfatti di questi ultimi anni. Dal nazionale al locale, senza nessuna preclusione.

Erano i due pilastri maggiori del cattolicesimo praticato. Italia e Stati Uniti. Paesi con storie e società diverse, ma in cui la fede sembrava trasmettersi solidamente – pur con qualche dimagrimento – dalle famiglie ai figli.

Non è più così. Le indagini sociologiche in America rivelano che l’appartenenza religiosa mostra crepe non irrilevanti. Mentre in Italia quel cattolicesimo popolare di massa, su cui puntavano all’inizio del secolo le gerarchie cattoliche per esercitare ancora un potere di influenza politica, si è andato progressivamente sgonfiando.

L’ultimo libro del sociologo Luca Diotallevi ha un titolo azzeccatissimo: La messa sbiadita. Perché fotografa lucidamente l’affievolirsi inesorabile della partecipazione ai riti religiosi in quanto fenomeno, che non nasce da una contestazione radicale nei confronti della Chiesa come poteva avvenire negli anni Sessanta ...

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Antonio Marfella

Professor Antonio Marfella, celebre oncologo del "Pascale" e referente dell’associazione "Medici per l’Ambiente", durante la pandemia lei l’aveva detto: la situazione nel campo dei tumori in Campania sarebbe peggiorata. Oggi,il rapporto del Ministero della Salute lo conferma: siamo secondi in Italia per la mortalità da cancro e primi per le malattie cardiovascolari. Che è successo?

«In realtà anche sul cancro siamo primi. Il lavoro, infatti, prende in considerazione le province sulla base di 31 parametri in maniera indiretta. Ma se valutiamo il numero degli abitanti di quelle province, siamo decisamente messi peggio».

In che senso?

«La provincia di Lodi è quella che sta peggio di tutte, per l’inquinamento dell’aria e per ragioni di orografia. Ma ha 200.000 abitanti, a fronte di quella di Napoli, che ne conta 3,2 milioni. In termini percentuali e di persone a rischio, siamo noi i più inguaiati e lo conferma la minore aspettativa di vita. Non la Lombardia. La cosa più grave è che tutto questo è avvenuto anche nel 2020, anno del massacro Covid al Nord. Allora il dato peggiore è che continuiamo a negarlo».

Perché ci si ammala e si muore tanto qui da noi?

«C’è mancanza di prevenzione primaria. E’ colpa dell’inquinamento. Se andiamo ad analizzare i fattori predisponenti gli esiti, gli studi sullo sperma o il numero di richieste di insegnanti di sostegno, ci accorgiamo che abbiamo problemi anche per il futuro. Siamo al 3,7 per cento di disabili nelle scuole campane a fronte del 3,6 nazionale. Ma con una precisazione».

Dica.

«Quando si parla di Campania, Avellino, Salerno e Benevento diluiscono i dati di Napoli e Caserta, che stanno peggio. Nonostante anche voi abbiate problemi specifici come in Valle del Sabato. Lodi h...

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Bruno Damiani

“Sono stato messo alla gogna per una situazione progettata, architettata e studiata sin nei minimi dettagli e solo adesso sto cominciando a rivivere, mentre ora sono indagate le persone che avevano puntato il dito contro di me”. Ecco le parole davanti alle telecamere de Le Iene di Bruno Humberto Damiani detto “il brasiliano”, indagato e archiviato due volte dalle accuse di aver ucciso il sindaco pescatore di Pollica Angelo Vassallo, per la prima volta intervistato de visu. Ci sono riusciti Giulio Golia e Francesca Di Stefano, firme di punta del programma di Italia 1 che dopo tre anni torna ad occuparsi del caso Vassallo, e stasera manderà in onda un servizio-anticipazione della puntata Inside di domenica prossima. Puntata che sarà interamente dedicata all’omicidio irrisolto del 5 settembre 2010.

L’anticipazione di stasera sviscera le circostanze del presunto depistaggio delle ...

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I fratelli Graviano

Gli avevano fornito un lettore dvd e un ebook-reader con i quali, non supportando questi ultimi il formato audio, non avrebbe potuto ascoltare le intercettazioni ambientali registrate nel 2016 all’interno del carcere di Ascoli Piceno. Dopo anni di richieste e lamentele da parte di Giuseppe Graviano circa il suo diritto ad ascoltare le conversazioni intrattenute con il detenuto Umberto Adinolfi, detto la "scamarda", di San Marzano, al boss di Brancaccio sarà consegnato un computer. Lo ha stabilito la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria davanti a cui si sta celebrando il processo “‘ndrangheta stragista” nell’ambito del quale, in primo grado, Graviano e il coimputato Rocco Santo Filippone sono stati condannati all’ergastolo per l’agguato consumato il 18 gennaio 1994 in cui morirono due carabinieri sull’autostrada all’altezza dello svincolo di Scilla.

La richiesta è stata formulata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo che già nell’udienza del 27 ottobre 2021, in seguito all’ennesima istanza formulata dall’avvocato Giuseppe Aloisio, difensore del boss, aveva manifestato perplessità sulla vicenda: “C’è qualcosa che non torna nella dotazione di idoneo hardware che consenta a Graviano di accedere a quei contenuti. – erano state le parole del magistrato in aula –. Non abbiamo ancora capito per quale ragione il detenuto non è stato dotato di lettore idoneo. Se il lettore è un e-reader, mi sento di dire che non è idoneo”.

Da qui la scelta di reperire il computer, ovviamente senza collegamento a internet, che sarà consegnato al più presto al boss. Il presidente della Corte d’Assise d’Appello, Bruno Muscolo, ha autorizzato Lombardo a farlo recapitare, attraverso la Direzione investigativa antimafia, alla casa circondariale di Terni dove Graviano è de...

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Angelo Vassallo

L'inchiesta sull'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo è piena di depistaggi, indagini mai effettuate, coinvolgimenti eccellenti. Ora, grazie a un articolo di Vincenzo Iurillo pubblicato sul Fatto.it, spunta anche la vicenda di una pistola sospetta che stava per essere distrutta. Un altro aspetto di una storia terribile che deve essere chiarita.

 

Secondo la commissione parlamentare Antimafia, l’omicidio del sindaco pescatore di Pollica Angelo Vassallo fu “pianificato accuratamente” e per arrivare al colpevole c’è un accertamento importante che forse non è stato ancora fatto, e che va fatto al più presto, su una pistola dello stesso tipo di quella usata per il delitto. Infatti c’è da qualche parte, agli atti di un processo nel Lazio, una Baby Tanfoglio calibro 9×21 che rischiava di essere distrutta, ma che dopo l’intervento dei commissari antimafia è stata ‘c...

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Il sindaco Canfora

Miasmi e inquinamento ambientale: il sindaco Giuseppe Canfora scrive ai cittadini: «Siamo dalla vostra parte, combattiamo per voi». Il Comune, però, è assente alla Conferenza di servizi per il rinnovo delle autorizzazioni ambientali a favore di una nota ditta di via Ingegno, mentre il Tar di Salerno boccia la delibera comunale per lo stop ai nuovi impianti di rifiuti.

La puzza che avvolge la città è una vera e propria piaga per tutta la popolazione. L’odore che si diffonde fra la notte e le prime ore del mattino invade tutta l’area industriale fino a toccare l’ospedale di Sarno “Villa Malta” e la zone centrali della città. Di tale flagello per i cittadini sarnesi ne è a conoscenza l’amministrazione comunale che tramite un manifesto ha voluto esternare la propria vicinanza alla popolazione «Stiamo combattendo per tutelare l’ambiente e difendere il diritto alla salute. Noi siamo...

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Parlare di questioni internazionali, di guerra e pace, di economia, fa bene e deve far bene alle periferie. Come il medico trae indicazioni importanti sullo stato di salute di una persona rilevando la frequenza delle arterie periferiche del polso, così in periferia si possono cogliere aspetti del mondo indicativi di ciò che si riflette sul centro. Una metafora che andrebbe segnalata, affinché venga applicata tanto a chi gestisce il potere, quanto a chi si nasconde dietro la scusa di essere periferici e, dunque, impossibilitati ad influire sul cambiamento.

I problemi di integrazione, di accesso allo studio, di criminalità sono peculiarità delle periferie. Allo stesso modo lo sono la genuinità delle relazioni, la spontaneità dei cortili, la bellezza di un Creato ancora da scoprire. Si potrebbe partire da questi estremi per dare risposte concrete all’Italia. Che la periferia abbi...

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