A teatro con Artenauta
In alto la locandina con tutte le notizie relative al prossimo spettacolo del gruppo Artenauta che si terrà che si terrà domani al teatro Diana di Nocera Inferiore.
Continua a leggereE' una storia che inizia più di dieci anni fa, nel 2012: una coppia, che vive in pieno centro a Brescia, fa causa al Comune e chiede un risarcimento per i danni della movida: quella strada, via Fratelli Bandiera, ne è il cuore, e di sera e di notte si riempie di ragazzi, creando un danno da "immissione da rumore" in casa della coppia. Che, per inciso, risponde al nome di Paroli: a chiedere il risarcimento era infatti Gianfranco Paroli, fratello maggiore dell'allora sindaco di Brescia Adriano, oggi senatore di Forza Italia. Una causa dalle alterne vicende: vinta in primo grado e persa in appello. Ma adesso la Cassazione riapre il caso: i residenti dei quartieri della movida possono chiedere il risarcimento dei danni alle amministrazioni comunali "che non garantiscano il rispetto delle norme di quiete pubblica e di conseguenza non tutelino la salute dei cittadini".
Per i supremi giudici, infatti, "la tutela del privato che lamenti una lesione del diritto alla salute (costituzionalmente garantito) è incomprimibile nel suo nucleo essenziale sulla base dell'articolo 32 della Costituzione, ma anche del diritto alla vita familiare e della stessa proprietà, che rimane diritto soggettivo pieno sino a quando non venga inciso da un provvedimento che ne determini l'affievolimento, cagionata dalle immissioni (nella specie, acustiche) intollerabili, provenienti da area pubblica (nella specie, da una strada della quale la Pubblica Amministrazione è proprietaria)". Insomma, spetta al Comune garantire ai suoi cittadini questo diritto: "La pubblica amministrazione - si legge nel provvedimento - è tenuta ad osservare le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni e, quindi, può essere condannata sia al risarcimento del danno patito dal pri...
Continua a leggereCominciamo a pubblicare una serie di flash sullo studio del rischio idrogeologico del bacino idrico del nostro territorio. Le soluzioni proposte di volta in volta tengono conto degli aggiornamenti resosi necessari per i cambiamenti climatici e degli interventi anche di tipo sanitario che dovremo adottare. Studio, progetti e proposte fatte dal “gruppo ambiente eterritorio” di FUTUR 🌻 AMA.
Sul territorio comunale scorrono due corsi d’acqua importanti, il torrente Cavaiola e il fiume Solofrana che confluiscono nell’alveo comune nocerino. La portata di entrambi subisce, e ha storicamente subito, un notevole incremento in caso di precipitazioni eccezionali, in particolare per le piogge di breve durata e di notevole intensità, che hanno provocato e provocano alluvio...
Continua a leggereL’editore convocava i giornalisti insieme agli addetti alle vendite pubblicitarie e al marketing, per impartire loro ordini, per elogiare chi portava i soldi all’azienda e per rimproverare chi non ci riusciva. Con buona pace dei principi deontologici della professione giornalistica da parte di chi non reagiva a questo andazzo. Succedeva in una televisione locale di Napoli che fino al 2018 occupava uno dei primi venti posti del telecomando del digitale terrestre campano.
Nel verbale di A. P., una giornalista pubblicista iscritta all’ordine della Campania, ecco lo spaccato di un degrado interrotto soltanto dalle inchieste giudiziarie che hanno travolto l’editore in questione e la sua televisione, Julie Tv, ossia Lucio Varriale, arrestato nel novembre 2018 e condannato a fine gennaio scorso in primo grado a sette anni e dieci mesi per associazione a delinquere finalizzata alle frodi fiscali e alla truffa per il conseguimento di più di 2 milioni di euro di contributi pubblici stanziati per sostenere l’emittenza televisiva locale.
Il verbale, che Giustizia di Fatto ha visionato, è riportato in un provvedimento del Tribunale del Riesame di Napoli. Viene ritenuto attendibile, e quindi usato dai magistrati che ne confermarono l’arresto, per respingere la tesi difensiva di Varriale nella parte in cui sosteneva di non essere il titolare delle televisioni ma un consulente legale di un’azienda formalmente guidata da un signore con un cognome greco, C. I., che i dipendenti chiamavano tra di loro “la testa di legno”. Un signore che oggi non c’è più.
A.P. è sentita dagli inquirenti il 30 novembre 2017. Dice di ave iniziato a collaborare a Julie Tv perché amica della nuora di Varriale, e perché voleva conseguire il tesserino di giornalista. Fa il colloquio co...
Continua a leggereIl consigliere regionale campano FdI, Marco Nonno, condannato in Appello a due anni per resistenza aggravata durante gli scontri anti-discarica di Pianura del 2008 e quindi sospeso dalla carica, sta per essere reintegrato con il placet degli uomini del governatore Pd De Luca. E con buona pace del valore simbolico della data della strage di Capaci, l’operazione è stata disposta per la seduta del 23 maggio.
Non è detto che andrà in porto, perché agli atti è piombata una memoria degli avvocati Carlo De Stavola e Gianfranco D’Angelo nell’interesse del consigliere che perderebbe lo scranno, Cosimo Amente. Una memoria che rilegge in luce opposta la decisione della Cassazione che Nonno ha portato a sostegno del suo reintegro.
La vicenda è intricata è va spiegata per tappe. In primo grado Nonno era stato condannato a otto anni e mezzo per devastazione e resistenza a pubblico u...
Continua a leggereIn Campania ogni anno sono stimati circa 32.500 nuovi casi di cancro, nel 2022 in Italia le nuove diagnosi sono state 390.700. Nel 2020 prima del Covid erano già diventati 360.000.
Il numero dei pazienti con cancro in Italia è passato da 2.25 milioni di persone nel 2010 a non meno di 3.6 milioni di persone nel 2020, +37.5% in soli dieci anni! (dati Aiom). Tale cifra dopo il Covid sale a 3.9 milioni nel 2022 (+42.3 %!).
Di questi pazienti, circa uno su quattro (quindi quasi un milione di persone in Italia) ha la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può essere considerato guarito. Come scriveva Umberto Veronesi d’altra parte nel cancro il termine “guarigione” appare largamente inappropriato dal momento che la medesima aspettativa di vita esclude comunque la completa “restitutio ad integrum” degli organi colpiti e non lascia intravedere la comunque pess...
Continua a leggereDovrebbe rivoluzionare l’assetto e l’organizzazione della sempre più fragile e disastrata medicina territoriale, tra case della comunità (che sono una evoluzione delle case della salute), gli ospedali di comunità (strutture intermedie tra il domicilio e il ricovero ospedaliero), telemedicina e assistenza domiciliare. Ma la riforma, prevista dal decreto ministeriale 77 del 2022, è ancora quasi al palo. Solo in sei regioni – Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria e Toscana – sono già state rese operative alcune case di comunità, peraltro in un numero ancora ben lontano dagli obiettivi: sono complessivamente 133, nemmeno un terzo delle 484 che dovrebbero essere aperte. Nelle altre regioni, e nelle province di Bolzano e di Trento, è tutto fermo, non ne è stata realizzata nemmeno una. Significa che delle 1.525 strutture previste sul territorio nazionale neanche il 9% è già ope...
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